In Puglia 7 turisti su 10 scelgono lo street food, complice l’aumento dei prezzi

Con l’aumento dei prezzi 7 turisti su 10 (70%) hanno scelto in vacanza il cibo di strada per assaggiare piatti tradizionali dei territori visitati ma

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Con l’aumento dei prezzi 7 turisti su 10 (70%) hanno scelto in vacanza il cibo di strada per assaggiare piatti tradizionali dei territori visitati ma anche per risparmiare qualcosa e far fronte agli effetti dell’inflazione.

Il dato emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, in relazione ad un fenomeno favorito dal moltiplicarsi di sagre, feste ed iniziative di valorizzazione alimentare nei luoghi di vacanza.

«Si tratta di un fenomeno storicamente presente in Puglia – dice la Coldiretti regionale – che sta vivendo una nuova stagione di successo anche grazie alle nuove tecnologie, perché concilia la praticità con il costo contenuto».

«Lo street food rappresenta per molti – rileva Coldiretti – una alternativa valida per mangiare fuori in vacanza anche per ottimizzare i tempi sia nelle località turistiche che nelle citta’ d’arte. Tra i vacanzieri che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dall’83% – sottolinea la Coldiretti Puglia – è il cibo della tradizione locale che va dalla focaccia ai panzerotti, dal panino con il polpo fino alle alternative vegane con le verdure di stagione».  

Ma bisogna stare attenti alla progressiva tendenza di vendere nei centri storici di alimenti lontani dalle tradizioni gastronomiche locali. «A sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta alimentare in questo settore ci sono i mercati degli agricoltori che – sottolinea la Coldiretti – si sono diffusi in molte grandi e piccole città grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la più vasta rete di vendita diretta a livello mondiale. Una realtà in grado di soddisfare anche le recenti tendenze salutistiche con l’offerta di frutta presentata in tutte le diverse forme, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo».

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