ROTICE FA COME LO STRUZZO

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Il sindaco Rotice ha perso la bussola e finge di non vedere la realtà delle cose, continua di fatto a comunicare in modo violento e inaccettabile anche attraverso i social.

Fare opposizione in modo costruttivo è diventato un peccato mortale in questa città, perché si viene perseguitati da una comunicazione violenta e inaudita. Ciò è quanto accaduto, questa volta, alla consigliera Maria Teresa Valente vittima di un attacco becero e anacronistico, pubblicato sul profilo facebook del Sindaco Rotice, pieno di accuse infondate, squallide e qualunquiste dimostranti per l’ennesima volta, che il sindaco Rotice non conosce il senso delle istituzioni.
A Maria Teresa Valente va tutta la nostra solidarietà e il consiglio di non farsi intimidire perché, quali forze di opposizione, siamo convinte di essere sulla strada giusta per rappresentare una valida alternativa ad una amministrazione considerata come la peggiore dal dopoguerra ad oggi.

Maria Teresa Valente è stata eletta in seno all’Anci Puglia, incarico a titolo gratuito, in rappresentanza delle forze civiche di centro sinistra del nostro territorio, sta lavorando con competenza e serietà mettendosi a disposizione anche degli amministratori locali, ai quali spesso trasferisce le informazioni utili.
La sua colpa sarebbe stata quella di assincerarsi che il Comune di Manfredonia non risulti essere moroso nei confronti dell’ANCI, uno degli enti più importanti del Paese, con una sensibilità istituzionale che è stata meschinamente scambiata per un “vantaggio personale”.
In realtà il sindaco Rotice alza la polvere solo per nascondere le inadempienze della propria amministrazione: perdiamo ogni giorno le migliori opportunità legate al PNRR, abbiamo strade sporche, erba alta ovunque, bollette TARI impazzite, una zona industriale senz’acqua, il costo del suolo pubblico alle stelle, i comparti abbandonati a se stessi.
Manfredonia è una città politicamente isolata, in litigio con la maggior parte dei comuni limitrofi, con l’aggravante che fuori dalle nostra mura ci riconoscono solo per quello che siamo riusciti a dire sulle tv nazionali e per la presentazione del libro di una pornostar.
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✍️ Allora “caro sindaco” sciogliamo un po’ di dubbi.
Dov’eri, qualche anno fa, quando Maria Teresa Valente svolgeva il suo semplice ruolo di segretaria del sindaco senza alcun potere decisionale?
Te lo ricordiamo noi: eri nella stanza accanto, quella del sindaco, a perorare le tue cause “incartando” incarichi politici come per esempio quello di membro del c.d.a. dell’Autorità Portuale.
Lei era più organico di altri. Non riconoscerlo è scorretto!
Gira e rigira lei vuol far passare il messaggio che Maria Teresa Valente sarebbe la “vecchia politica” e lei il nuovo che avanza?
Ma davvero dice?
Suvvia “Gianni Rotice” un po’ di coerenza non guasterebbe, dotarsi di silenzio a volte sarebbe consigliabile.

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Sul tema il sindaco Rotice è in assoluta confusione, infatti a microfoni spenti dice di non essere d’accordo con quanto accaduto in passato mentre sui comunicati stampa dice l’esatto contrario, (… è lui che scrive o qualche altro invasato?). Il sindaco Rotice, in preda ad uno stato confusionale, va alla ricerca di mostri da abbattere e punta il dito sugli “incandidabili & Company”, mischiando la politica con i litigi personali, rendendo la città ancora più litigiosa.
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Caro sindaco sulla questione dello scioglimento, avvenuto per il rischio di infiltrazioni mafiose, la invitiamo ad un dibattito pubblico per leggere le motivazioni, insieme ai nomi e ai cognomi contenuti nella relazione finale.
Allora si che ci sarebbe da riflettere.
Il nostro comune è stato sciolto secondo la logica del “̀ …” , un concetto giuridico astratto, criticato perfino da autorevoli giuristi, che ha colpito in modo particolare ex amministratori colpevoli di essere stati immortalati in fotografie, avere parentele (anche di 4 grado) o addirittura di abitare nelle vicinanze di soggetti sospetti. Nulla di più.
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✅ Sindaco stia sereno perchè noi su questo tema, a differenza sua, resteremo coerenti e non punteremo il dito verso i suoi problemi personali che resteranno di competenza di altri organi istituzionali.

: un sindaco che si dichiara identitario del centro destra ma è stato “scomunicato” da Fratelli d’Italia (partito della Premier), poi si dichiara “civico” ma non sa nemmeno cos’è il civismo, quindi amoreggia con i vertici di Forza Italia e nello stesso tempo li tradisce lasciandosi immortalare a Roma con il vertice della lega.
̀ “ ” figuriamoci se con questo atteggiamento ondivago può bastare alla risoluzione dei problemi della città. Lei dispensa consigli al Presidente della Regione Puglia, noi le consigliamo di dimettersi perché Manfredonia a causa sua ha perso circa 2 anni di vita amministrativa pregiudicando in modo irrimediabile il futuro della nostra amata città.

caro sindaco, ci sarebbe un modo elegante per liberare la città dall’inerzia e incapacità della sua amministrazione: LE DIMISSIONI.
Sarebbe un atto che apprezzeremmo e che libererebbe la città dalle sabbie mobili in cui l’ha cacciata.

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