Torna il classico appuntamento con le celebri meteore di agosto, le Perseidi, “figlie” della cometa Swift-Tuttle. Sebbene la notte di San Lorenzo (tra
Torna il classico appuntamento con le celebri meteore di agosto, le Perseidi, “figlie” della cometa Swift-Tuttle. Sebbene la notte di San Lorenzo (tra il 9 il 10 agosto) sia quella tradizionalmente dedicata alla loro osservazione, il picco per quest’anno è previsto all’alba di domenica 13 agosto.
L’orizzonte vasto e mutevole che abbiamo sulla testa (*l’amarcord di Silvio Perrella)
Dai Caldei fino a Galilei e Einstein alzare gli occhi al cielo è stato sinonimo di conoscenza. Lo si è fatto prima ad occhi nudi, disegnando ipotesi nella mente, scuotendo i sensi, rivoluzionando le percezioni, mettendo a fuoco porzioni di mondo stellare sempre più precise e nette. Poi sono stati ideati gli strumenti di rafforzamento dello sguardo, a cominciare dal cannocchiale fino ai potenti telescopi situati sul monte Palomar.
Il cielo, però, anche dopo aver messo piede sulla Luna, è rimasto sempre il luogo del mistero; la pagina su cui, a saperne leggere l’alfabeto, può rivelarsi il destino; la mappa luminescente delle costellazioni; e soprattutto il grande serbatoio del silenzio.
Avere sopra la nostra testa un orizzonte vasto e mutevole, un mare fatto di aria, è di grande conforto; e lo si capisce quando il cielo si oscura o sparisce; quando l’aria è così ustionata che anche il sole diventa un focolaio di ansia e non il grande dispensatore di energia che è.
In alcune zone del mondo l’inquinamento si è mangiato il cielo e chi vive lì è come se avesse smarrito l’orientamento degli occhi; è costretto a guardare per terra; ha gli occhi incarcerati nell’amnesia della nebbia.
In altre parti del mondo, è l’accumulo di luci artificiali a rendere difficile la decifrazione della volta stellare.
Ovunque, con gradazioni diverse, il cielo è in pericolo; esattamente come il mare, l’altra grande riserva d’orizzonte mobile che il cosmo ci ha regalato.
Se è vero che il cielo rimane l’emblema visibile del mistero, l’acme di questo mistero si situa, come tradizione vuole, il giorno dedicato a San Lorenzo, il 10 agosto.
Aspettare che il buio dilaghi e prenda possesso del cielo è un rito che a San Lorenzo mette nei nostri occhi lo stupore dell’infanzia.
Giambattista Vico si spinse ad immaginare cosa avessero provato i primi abitatori del mondo, i Bestioni, quando per la prima alzarono gli occhi al cielo.
Il fulmine gli aveva orientato lo sguardo, il tuono aveva allargato l’udito, ed ecco che nell’arrampicarsi dei sensi verso l’alto stupore e paura si erano fusi in un «oh» inaspettato, un primo legamento delle corde vocali con l’esperienza panica, l’antefatto del linguaggio.
In quella esclamazione c’era la volta stellare stampata negli occhi, quei fuocherelli lontani, lo stare vicine di alcune stelle a formare figure, quelle figure che prenderanno il nome di Grande Carro, di Orsa maggiore, di Cassiopea, e che Galilei inquadrerà con le sue lenti sempre più precise e smerigliate e sempre capaci di assimilare scienza a mitologia.
Ognuno di noi, anche se vittima del disincanto più radicale, anche se incenerito dal cinismo più acre, ha zone di sé che sarebbero ancora pronte a tornare alle prime percezioni, all’infanzia come favola di fonti.
Fare dunque della notte di San Lorenzo, dei giorni precedenti come di quelli successivi, un appuntamento da rispettare e da onorare vale come un immergersi daccapo nel liquido amniotico, fare della via Lattea un succo da gustare come si gustò il latte materno, disporsi allo sguardo perso nel vuoto che d’improvviso si fa segugio di luce.
La sedia a sdraio è ben disposta, la pineta è immersa nel silenzio rotto solo dal frinire dei grilli, luci artificiali quasi nessuna, solitudine e reminescenza accanto, il tutto nell’apparenza dell’immoto.
Gli occhi a tratti si chiudono come a cercare il sonno nascosto dietro le palpebre, ma è solo un cerimoniale dello sguardo che attende.
L’intero corpo è in attesa; sa che quel buio senza luna può riservare sorprese, delizie istantanee, ricongiungimenti con gli antenati.
Ed ecco, una scia di luce liquida si tuffa come da un trampolino invisibile, una virgola infuocata, un segno che si dissolve.
E’ una stella cadente, la prima, quella alla quale affidare il desiderio più grande e da non rivelare a nessuno.
È inutile dirsi che le stelle non cadono, che quella scia appartiene ad altro; è inutile perché la suggestione mette in moto immaginazioni che volano si sovrappongono fanno ressa si dissolvono riappaiono come la seconda scia che adesso, proprio adesso, è tornata a solcare il cielo, a ravvivarlo di speranza.
Se le stelle cadono, potrebbe anche cadere la luna: sì, come hanno fantasticato Leopardi, Lucio Piccolo e Vincenzo Consolo, anche la luna può gocciolare di sé in qualche prato non lontano da casa e lasciare nel cielo una nicchia vuota, un segno della sua assenza.
E se il sole prendesse esempio e cadesse come incendio che si propaga nell’atmosfera e dicesse: ecco l’apocalisse!
Se le stelle la luna il sole uscissero dai loro cardini; se la sintassi del mondo venisse terremotata?
Sulla sedia a sdraio il corpo si è fatto tutt’occhi, le stelle cadenti questa notte sono state prodighe di apparizioni, si sono sostituite ai fosfeni che piovono dentro i nostri sguardi quando la stanchezza ci prende e vorrebbe ammutolirci.
E invece anche noi, come i bestioni di Vico, quante volte questa notte abbiamo emesso il nostro «oh», il suono filato dello stupore che più volte ci ha preso quando, sempre all’improvviso e senza la possibilità di capirne la metrica, il cielo si è acceso di accenti mesmerici e la gioia ha preceduto un sonno bambino.
ECCO COSA FARE E DOVE ANDARE
Grazie alla luna calante, infatti, lo spettacolo delle stelle cadenti sarà ancora più ricco e suggestivo. Ecco alcuni consigli su cosa fare in questa notte magica
Serate astronomiche tra Murgia Barese e telescopi di esperti
Le chiamano «lacrime di San Lorenzo»: anche quest’anno appuntamento con le stelle cadenti. A Cassano (Bari), per osservare i cieli murgiani, la Società Astronomica Pugliese (SAP), in collaborazione con Icarus Astronomia di Poliedrika Aps, invita curiosi, appassionati e romantici alle serate astronomiche organizzate nella sua storica sede operativa dal 2007 al Solinio Village di Cassano Murge (www.solinio.com) dove dopo cena sarà possibile sdraiarsi sul prato e su sdraio in attesa dello sfrecciare delle meteore. Saranno disponibili telescopi per l’osservazione di oggetti celesti con la guida dei divulgatori della SAP.
Per consentire a tutti gli interessati di partecipare alle serate, sono stati organizzati sei appuntamenti da martedì 8 agosto 2023 a domenica 13, ogni sera dalle 20.30. Le serate saranno confermate solo se lo permettono condizioni meteo favorevoli (assenza di copertura nuvolosa). I posti sono limitati, prenotazione obbligatoria e info per prezzi esclusivamente via whatsapp al 3392929524 comunicando cognome, data, numero di partecipanti.
La notte di Laterza
Nell’ambito del programma «Eventi-Natura 2023» dell’Oasi Lipu Gravina di Laterza, realizzato grazie ai contributi della Provincia di Taranto e del Comune di Laterza, giovedì 10 agosto, alle ore 21.45, si terrà l’iniziativa “La notte di San Lorenzo”.
Immersi in un meraviglioso scenario naturale, i partecipanti ascolteranno l’astrofila Mimma Colella, la quale descriverà e racconterà ai presenti le meraviglie della volta celeste tra scienza e affascinanti aneddoti mitologici e storici.
Un classico appuntamento che attrae da anni ormai diversi turisti desiderosi di osservare le cosiddette “stelle cadenti”, un evento imperdibile per chi vuole osservare e conoscere meglio il cielo stellato. È consigliabile munirsi di una stuoia perché per godere meglio dello spettacolo naturale è preferibile stendersi sul terreno.
Per partecipare all’iniziativa è previsto un contributo di 5 euro (3 per i soci Lipu) ed è obbligatorio prenotarsi telefonicamente al numero 320.3898712. Il programma prevede alle ore 21,45 la registrazione dei partecipanti presso il centro visite dell’Oasi, alle ore 22,00 il cielo raccontato da Mimma Colella, alle 23,30 è invece previsto il rientro al centro visite dell’Oasi.
Le notti di Perseo fra note e magia (di Daniela Pastore)
Una notte di «stelle» e di note nel Salento Leccese. A Casarano la Notte delle stelle cadenti si potrà vivere nel Parco Astronomico San Lorenzo (info e prenotazioni 328.8356836). Ci sarà anche la possibilità di portarsi a casa un’autentica «stella cadente», un frammento proveniente dallo spazio, attraverso una originale lotteria delle stelle. E poi la magia dell’osservazione del cielo attraverso potenti telescopi.
Stelle ovvero luci nel cielo. Come «Luce» si chiama il tour di Fiorella Mannoia e Danilo Rea che farà tappa giovedì 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, ad Ugento, in largo Duomo, alle 21.30. Una fascinazione di suoni al chiarore delle candele che faranno da suggestiva coreografia. Biglietti su ticketone.it.
Sempre giovedì 10 agosto e giovedì e venerdì 11 agosto si rinnova anche quest’anno il doppio appuntamento con Le Notti di Perseo dei Radiodervish. I suoni mediterranei della band ritornano per la mini rassegna diventata oramai una loro tappa tradizionale nel Salento con un duplice concerto che si snoda lungo due progetti speciali. Mercoledì 10 (ore 21:30) la prima serata accoglierà In Prima Luce, una rivisitazione del loro primissimo repertorio musicale, prodotto durante il periodo d’esordio artistico con gli Al Darawish. Venerdì 11 (ore 21:30) spazio a No Time No space, un tributo a Franco Battiato. Dal 1997 la band, più di ogni altra, canta di uomini e donne appartenenti a quell’umanità multiculturale, nomade e sradicata, alla ricerca di varchi e passaggi tra Sud e Nord, tra Oriente e Occidente. Prima dei concerti (dalle 20:30) sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure accompagnati dai vini made in Salento. Due notti da vivere all’insegna della musica con il naso all’insù per intercettare una stella cadente. Info e prenotazioni 338.1200398.
«Strascinando» a Canosa di Puglia
A Canosa di Puglia, «Strascinando sotto le stelle», percorso enogastronomico mirato alla valorizzazione dello strascinato di grano arso. L’evento si svolgerà nella serata del 10 agosto in corso San Sabino, organizzato dalla Pro Loco col patrocinio del Comune. Saranno quattro diversi i percorsi possibili: quello culturale; eno-gastronomico; ristoratori strascinati di grano arso ed anche percorso artistico.
A Melendugno la notte di San Lorenzo con l’Orchestra della Taranta
Sarà una notte di San Lorenzo speciale quella di domani nella baia di Sant’Andrea alla Marina di Melendugno (Lecce) dove la speranzosa caduta delle stelle si intreccerà alle note dell’orchestra popolare della Notte della Taranta in un concerto che si annuncia unico ed emozionante. L’appuntamento è inserito nel calendario itinerante della Taranta ed è l’ultimo legato al tema dell’acqua che ha rappresentato la novità dell’edizione 2023 del festival popolare.
Le voci e i ritmi della musica dell’Orchestra saranno preceduti dalla performance del gruppo «I Mandatari», considerati ambasciatori della musica tradizionale tarantina. Nati da un’idea di Salvatore Cavallo Galeanda intendono con la loro musica recuperare e rendere fruibile il patrimonio culturale, musicale e magico-religioso del tarantino. Il concerto, che inizierà alle 21, sarà preceduto dal laboratorio di pizzica che avvicinerà chi ne avrà voglia alla cultura tradizione del Salento e alla sua danza tradizionale.
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