«Noi pugliesi in fuga dal fuoco dell’inferno di Rodi»

«Siamo distrutti, ma stiamo bene». Sono le prime parole del giovane avvocato tranese che, insieme con sua moglie e la loro figlia di 8 anni, si è trov

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«Siamo distrutti, ma stiamo bene». Sono le prime parole del giovane avvocato tranese che, insieme con sua moglie e la loro figlia di 8 anni, si è trovato, così come tanti altri connazionali e non, nel cuore del drammatico incendio di Rodi che ha distrutto hotel e case, determinando l’evacuazione di 30.000 persone e trasformando quella che sarebbe dovuta essere una piacevole vacanza in Grecia in un autentico incubo.

Della presenza di una famiglia di Trani a Rodi si è saputo ieri mattina dopo che il sindaco, Amedeo Bottaro, si è messo in contatto ripetutamente con la Farnesina per avere notizie e richiedere rassicurazioni sulle condizioni di salute dei suoi concittadini, e soprattutto su cosa servisse loro nell’attesa di ritornare in patria.

Raggiunto dal cronista, l’avvocato ha riferito che «ieri notte (quella fra sabato e domenica, ndr) abbiamo lasciato il nostro albergo e ci hanno trasferito in un resort giudicato sufficientemente lontano dalle fiamme e quindi sicuro».

Ma ieri mattina anche il resort «di appoggio» non era più giudicato sicuro. «Così tutti quanti noi abbiamo dovuto lasciarlo, poiché l’incendio avanzava e c’era la necessità di trovare riparo in un altro luogo. Così siamo saliti su un pullman verso una nuova destinazione di fortuna, ma almeno non a rischio, e soprattutto nell’attesa di conoscere luogo ed ora del ritorno in Italia».

Per il momento l’unica certezza la direzione nord, per allontanarsi quanto più rapidamente possibile dall’immenso fronte delle fiamme e avvicinarsi allo stesso modo al primo luogo utile per il ritorno a casa. La famiglia tranese si è recata in Grecia organizzando la vacanza in perfetta autonomia e pertanto, mai come in questo caso, il supporto della Farnesina sarà fondamentale per mettere loro a disposizione un viaggio di ritorno strutturalmente organizzato in ogni dettaglio.

La speranza è che quanto prima, soprattutto per la minore coinvolta nella disavventura, questa drammatica esperienza resti solo confinata in una pagina del libro dei brutti ricordi.

Di fatto i roghi fuori controllo hanno messo in ginocchio Rodi, la quarta isola più grande della Grecia. Delle 30.000 persone evacuate ieri, 19mila hanno ricevuto l’ordine come misura precauzionale, mentre 3.000 persone sono state prelevate dalle spiagge dalle navi della Guardia costiera.

L’incendio boschivo divampato sei giorni fa nel centro dell’isola si è esteso velocemente verso sud-est, favorito dai forti venti che hanno fatto raggiungere alle fiamme i 5 metri di altezza, distruggendo molte abitazioni e hotel.

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