Il progetto ‘Quad salvavita’ in spiaggia non può partire, manca l’autorizzazione: “Il Comune non ci risponde”

Il nostro è un progetto bello, ma soprattutto utile per la comunità. Non capiamo come mai il Comune non dia alcun riscontro alla nostra richiesta”. A

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Il nostro è un progetto bello, ma soprattutto utile per la comunità. Non capiamo come mai il Comune non dia alcun riscontro alla nostra richiesta”. A parlare è Enzo Iannini, presidente della Avsm di Manfredonia, organizzazione di volontariato che si occupa di fornire servizi di trasporto e assistenza sanitaria.

Il progetto in questione riguarda la sorveglianza e il primo soccorso sulle spiagge attraverso il Quad-bike mobile. Un operatore formato e abilitato alla guida del mezzo, eseguirebbe sorveglianza attiva in spiaggia durante gli orari di balneazione. Garantirebbe un tempestivo intervento, mettendo in atto le prime manovre di emergenza, in attesa dell’arrivo dei soccorsi contestualmente allertati via radio e delle squadre in ricognizione sulle postazioni di primo intervento presenti nei lidi adiacenti o nello stesso lido dove si sta verificando l’evento. Il quad è infatti dotato di un defibrillatore automatico esterno (Dae), un borsone con attrezzatura medica e una bombola di ossigeno.

Il quad sarebbe collocato all’interno del lido Aurora di Siponto con possibilità di variare in base alle esigenze: “Il percorso battuto dal quad copre il litorale riviera sud”, si legge nel progetto. Naturalmente, la presenza del mezzo in spiaggia necessita di autorizzazione, che l’Avsm ha richiesto protocollando la domanda al Comune di Manfredonia il 20 aprile scorso.

Tuttavia, i riscontri non sono arrivati a stretto giro, fino a quando l’Ente non ha informato l’associazione che spettasse alla Capitaneria di rilasciare l’autorizzazione al transito del mezzo. “Mi sono recato in Capitaneria, ho avuto un colloquio con il comandante. Tuttavia, pur complimentandosi per l’iniziativa garantendoci supporto per ogni evenienza, ci ha comunicato che il rilascio dell’autorizzazione fosse pertinenza del Comune. Pertanto, ho ricontattato l’Ente, esposto la questione. Mi hanno garantito che avrei ricevuto riscontro al più presto, ma sono ancora in attesa”.

Nel frattempo, l’estate è ormai entrata nel vivo e il servizio non può ancora partire: “Ci stanno palleggiando da mesi. Gradiremmo una risposta. Se questo progetto non deve partire, vorremmo almeno sapere il perché”, spiega a FoggiaToday Iannini, che aggiunge: “La nostra associazione gestisce già diversi punti di primo soccorso sul litorale sipontino mettendo a disposizione le proprie ambulanze e auto mediche. Con il quad vorremmo implementare il servizio e garantire maggiore sicurezza ai cittadini e ai bagnanti”.

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