Senza tregua. Prosegue l’ondata di caldo africano che sta mettendo a dura prova la Puglia, così come la Basilicata. Caronte continua a imperversare co
Senza tregua. Prosegue l’ondata di caldo africano che sta mettendo a dura prova la Puglia, così come la Basilicata. Caronte continua a imperversare con le sue masse d’aria calda e anche oggi si sono toccati i 42 gradi.
Le temperature registrate lo confermano. In Puglia Foggia è stata la provincia più calda, con un picco massimo di 42 gradi e una minima di 24. A seguire Lecce, con una massima di 41 gradi e una minima di 23. Ma a complicare le cose è stata l’umidità, che ha spinto tante persone a non uscire di casa.
Anche Taranto ha raggiunto livelli record, con la colonnina di mercurio che ha toccato i 40 gradi di massima e una minima di 24. A seguire Bari (37-24) e Brindisi, la più “fortunata” (35-25).
In Basilicata ad avere la peggio è stata Matera, con 42 gradi. Potenza, invece, si è fermata a 35 gradi e una minima di 18 gradi.
Il fine settimana che ci attende non sarà da meno. Le previsioni dicono che da venerdì a domenica ci sarà ancora caldo rovente e temperature oltre i 42 gradi, in particolar modo nella giornata di sabato. Anche domenica l’anticiclone Caronte la farà da padrone, con cielo sereno e caldo torrido.
C’è preoccupazione soprattutto per chi deve lavorare all’aperto in questi giorni. «Considerato che la straordinaria ondata di calore proseguirà fino a tutto luglio, con temperature anche superiori ai 40 gradi – dice il segretario generale della Fillea Cgil di Foggia, Savino Tango – invitiamo le aziende del settore delle costruzioni a considerare il ricorso alla cassa integrazione a tutela della salute e della sicurezza delle proprie maestranze».
«Le cronache di questi giorni ci parlano di un operaio stroncato da un malore mentre in un container nel cantiere della Tav di Lonato del Garda. Evitiamo tragedie, invitiamo le imprese del settore delle costruzioni nella nostra provincia a tutelare la salute dei lavoratori. Lo stress termico mette a rischio sia lo stato di salute del lavoratore sia la qualità della performance lavorativa. Basti pensare a quelle attività che, per loro natura, sono svolte all’aperto e al sole, come è per gran parte del lavoro nel nostro settore».
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