La partenza delle procedure del cantiere da 121 milioni di euro per il recupero e l’ammodernamento del Porto industriale di Manfredonia concretizz
La partenza delle procedure del cantiere da 121 milioni di euro per il recupero e l’ammodernamento del Porto industriale di Manfredonia concretizza in Puglia una grande opera legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cioè allo strumento a cui abbiamo affidato il compito di proiettare l’Italia verso il futuro”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Raffaele Piemontese, commentando la pubblicazione avvenuta ieri dell’avviso dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Meridionale per raccogliere manifestazioni di interesse per la realizzazione dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali (BAF) – Porto Isola di Manfredonia.
“Da almeno sei anni, con il presidente Michele Emiliano, di concerto con il presidente dell’Autorità Portuale, Ugo Patroni Griffi, e col presidente del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Foggia, Agostino De Paolis, abbiamo concentrato energie e attenzioni massime – aggiunge il vicepresidente Piemontese – su un progetto che abbiamo assunto come strategico per tutta la Puglia ed è emblematico che il progetto definitivo sia risultato alla fine finanziato per 80 milioni di euro con il programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al Pnrr e per 41 milioni in attuazione di quanto previsto dal Pnrr stesso per le Zone Economiche Speciali: parliamo, cioè, della dotazione infrastrutturale su cui fondare una seria politica industriale che sia attrattiva per investimenti nazionali ed esteri, con un potenziale enorme, ancora più rilevante quando riusciremo a ripristinare il collegamento ferroviario preesistente collegando il porto della Capitanata con la rete ferroviaria nazionale per lo sviluppo sostenibile della logistica delle merci”.
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