Affitti sempre più alti e insostenibili anche in Puglia con prezzi per appartamenti oramai a livelli di guardia con la necessità di intervenire al più
Affitti sempre più alti e insostenibili anche in Puglia con prezzi per appartamenti oramai a livelli di guardia con la necessità di intervenire al più presto. E’ quanto sottolineano, in una nota, l’assessora cittadina al Welfare di Bari, Francesca Bottalico,
“Se si prova a cercare casa in affitto nelle maggiori citta Pugliesi attraverso i più comuni motori di ricerca – spiegano -, filtrando le ricerche fino a 600€ al mese, verranno restituite poco più di una decina di proposte. Le quotazioni per dignitosi bivani o trivani valgono oltre 600€/mese, spese escluse.
“E’ alla ribalta nazionale la condizione degli affitti di Milano e Roma – aggiungono -, Bari è sulla stessa barca. L’esplosione del settore turistico in città e della richiesta di alloggi per brevi periodi ha determinato il fenomeno per cui i proprietari di seconde e terza case hanno virato le proprie rendite verso questo tipo di richiesta, rendendo insostenibile il comparto degli affitti pluriennali per famiglie. Un tema che investe , inoltre, anche la crescete difficoltà di individuare , ad esempio da parte dell’assessorato al Welfare, immobili e appartamenti privati rivolti al potenziamento di servizi rivolti all’accoglienza, al co housing per la terza età e al dopo di noi per disabili e a programmi per l’autonomia abitativa di donne vittime di violenza e cittadini vulnerabili, che pur con garanzia pubblica rimangono spesso di difficile attuazione”.
“Questo fenomeno – proseguono – sta portando ad un aumento vertiginoso delle diseguaglianze sociali in città, spingendo sotto la soglia di povertà un importante pezzo di popolazione (pensiamo alle famiglie monoreddito) che va salvata e tutelata. . Non è un periodo storico in cui si può consentire che i ricchi diventino ancora più ricchi sulla pelle dei ceti medi, poveri e degli studenti. Nel mondo studentesco l’inaccessibilità a canoni d’affitto sta di fatto ledendo il diritto allo studio, determinando un danno generazionale gravissimo, un vero tradimento a danno di chi ha deciso di rimanere a Bari, nonostante i corteggiamenti economici e sociali di altre città italiane C’è bisogno, oggi più che in passato, di tutelare le fasce deboli, di aiutarle: chi ha di più deve aiutare chi ha di meno, è nello spirito della nostra città aiutare il prossimo, non c’è più tempo per rimandare. C’è bisogno di dare piena attuazione e strumenti ad un welfare, sviluppato e cresciuto in questi anni, che riesca a ampliare i percorsi di autodeterminazione e autonomia dei cittadini più vulnerabili”.
“Se da un lato è auspicabile – si legge ancora – un intervento privato che aumenti l’offerta di posti letto in città, dall’altro è urgente un intervento che vada a disciplinare il fenomeno del caro affitti, provando a contemperare le esigenze di ciascun soggetto coinvolto, dando però inequivocabile priorità alla tutela ei soggetti più deboli”. “Le politiche ricettive devono essere vincenti nel tempo, devono essere sostenibili.
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