Puglia, quasi la metà della popolazione risulta indebitata con banche e finanziarie

 La crisi che attanaglia l'Italia non pare riuscire ad allentare la presa tanto che risultano essere sempre di più le persone che fino a qualche tempo

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 La crisi che attanaglia l’Italia non pare riuscire ad allentare la presa tanto che risultano essere sempre di più le persone che fino a qualche tempo fa riuscivano a condurre un’esistenza dignitosa, anche se magari facendo qualche sacrificio, mentre ora si ritrovano nella condizione di non riuscire a tirare avanti senza chiedere aiuto a qualche banca. E, nonostante la tradizionale cautela degli italiani nel ricorrere al credito bancario per finanziare i propri consumi o l’acquisto della casa, nel 2022 è cresciuta ulteriormente la platea dei cittadini maggiorenni con un mutuo o un prestito, che arriva al 47,4%, con un +6,5% rispetto al 2021. È quanto emerge dalla mappa del credito diffusa da «Mister Credit», l’area di Crif (azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e commerciali) che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti per i consumatori.

In Puglia, quasi la metà dei residenti (il 46,4%) ha crediti attivi: la percentuale è calcolata come rapporto tra la popolazione con finanziamenti in essere e la popolazione maggiorenne residente.

La rata media mensile pro-capite (calcolata sommando le rate medie mensili dei singoli finanziamenti e dividendo tale importo per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento) è di 280 euro mentre il debito medio residuo pro-capite (calcolato prendendo in considerazione la somma dell’importo delle rate residue da ripagare, includendo eventuali rate in arretrato) è di poco meno di 29mila euro. A livello provinciale, invece, sono i tarantini con la percentuale maggiore con crediti attivi (50,4%), seguiti dai residenti della provincia di Bari (50,1%). E, proprio nel Barese, è più alta la rata media mensile pro-capite (312 euro) e anche il debito medio residuo (quasi 36mila euro).

A livello nazionale, la «Mappa del Credito» (che fotografia i principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani) evidenzia che 2022 la rata rimborsata dagli italiani a livello pro-capite ogni mese è stata pari a 307 euro, segnando un -2,5% rispetto al 2021.

Inoltre, l’importo residuo risulta in crescita rispetto all’anno precedente (+3,1%), risultando pari a 33.183 euro, in virtù del peso ancora rilevante dei mutui ipotecari che continuano ad avere un’incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie italiane.

Puglia, quasi la metà della popolazione risulta indebitata con banche e finanziarie

Per quanto riguarda la tipologia dei finanziamenti più diffusi tra le famiglie italiane, l’analisi condotta da «Mister Credit» mostra al primo posto, ancora una volta, i prestiti finalizzati (legati all’acquisto di un bene presso un esercizio convenzionato e la somma richiesta viene liquidata all’esercente) che superano quota 50% sul totale (nello specifico 51,1%, segnando un +0,7% rispetto all’anno precedente) e registrano una rata media di 140 euro (-6,4% rispetto al 2021).

Al secondo posto, si trovano i prestiti personali (i finanziamenti che, in caso di esito positivo della richiesta, vengono liquidati direttamente al cliente), con una quota pari al 29% (in crescita del +2%) e una rata media di 271 Euro (-0,7%). Infine, la componente dei mutui per acquisto di abitazioni, che si attestano al19,9% sul totale (-4,5%) e registrano una rata media di 786 Euro (+1,5%). Il dato relativo ai mutui è emblematico dell’importanza che la proprietà della casa ancora riveste nel nostro Paese.

Analogamente anche a livello regionale, il credito viene erogato ai pugliesi soprattutto sotto forma di prestiti finalizzati (52,7%), prestiti personali (29,8%) e mutui (17,5%).

Spulciando ancora l’ultima rilevazione di «Mister Credit» del gruppo Crif, le regioni italiane in cui i cittadini ogni mese rimborsano la rata media più elevata sono il Trentino-Alto Adige, con 388 euro, la Lombardia con 356 euro, e il Veneto, con 343 euro.

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