36 milioni di euro dall Aqp per la fogna Riviera Sud

TRENTASEI milioni di euro è il totale della spesa che l’Acquedotto pugliese ha stanziato per due interventi nelle strutture di Manfredonia: 25 milioni

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TRENTASEI milioni di euro è il totale della spesa che l’Acquedotto pugliese ha stanziato per due interventi nelle strutture di Manfredonia: 25 milioni di euro per la condotta fognaria lungo la riviera sud di Manfredonia, e undici milioni per la costruzione di serre per l’essiccazione dei fanghi del depuratore di Manfredonia.

DI PARTICOLARE interesse il progetto definitivo dei lavori di adeguamento funzionale delle infrastrutture idriche/fognanti a servizio degli insediamenti turistici Sciale delle Rondinelle, Sciale degli zingari, Scalo dei saraceni e Ippocampo, l’intero litorale sud, serviti da reti interne di fognatura nera in condizioni di conservazione scadenti. L’intervento dell’AQP lo si insegue da una quarantina di anni, dalla nascita praticamente di quei villaggi, intorno agli Anni 80, andatisi sviluppando a dismisura per la forte richiesta di turismo in quella riviera affacciata sul golfo sipontino. Una crescita disordinata e soprattutto priva di quei supporti tecnici tipo quelli dei servizi idrici e fognari. Finalmente l’Aqp è riuscita a presentare il progetto definitivo frutto delle interlocuzioni di questi decenni. Un rallentamento che è costato l’incremento del costo previsto passato dagli iniziali 16 milioni ai 25 milioni di euro.
MENO laborioso il progetto per la costruzione delle serre per l’essiccamento del fango disidratato nell’impianto di depurazione di Manfredonia per i quali l’Aqp ha destinato undici milioni di euro. Con l’essicazione i fanghi residui del depuratore diventano una risorsa agricola e dunque una risorsa dell’Aqp. Per fare spazio alle serre dovranno essere espiantati 42 alberi di ulivi per ripiantarli in altra area della C10.
DUE INTERVENTI che incideranno profondamente su entrambe quegli impianti che hanno dato non pochi e gravi problemi. I relativi progetti sono approdati in consiglio comunale per la dovuta presa d’atto ai fini urbanistici. Un passaggio di routine che ha tuttavia innescato una fitta serie di contestazioni da parte delle opposizioni che hanno lamentato, come ormai di routine, l’invio della corposa documentazione meno di 24 ore prima quando era pronta ben quattro mesi prima. «Un espediente per impedirci di approfondire le delibere e quindi di svolgere il nostro ruolo con la dovuta diligenza» hanno protestato evidenziando l’importanza di quelle opere che coinvolgono massicciamente la città. Un rilevo in tal senso è venuto anche dal consigliere di maggioranza Di Staso. Particolarmente dura la rampogna della consigliera Valente nei confronti dell’assessora Trotta che si è limitata a leggere pedissequamente le delibere «come fa una maestra ai suoi alunni senza peraltro correggere gli errori nel testo eludendo i necessari approfondimenti».
NUMEROSI i rilievi e le indicazioni anche sostanziali avanzati come quella di estendere la condotta fognaria del litorale anche all’Oasi lago salso che si trova su quella direttrice; di richiedere all’Aqp dei benefit per la città visto che dall’operazione serre ricava un consistente utile. I provvedimenti sono stati votati anche dalla opposizione «per senso di responsabilità».
Michele Apollonio

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