Le strade della Puglia fortemente «criticate» dai residenti per quanto riguarda lo stato di manutenzione e la sicurezza. È quanto emerge da un recente
Le strade della Puglia fortemente «criticate» dai residenti per quanto riguarda lo stato di manutenzione e la sicurezza. È quanto emerge da un recente studio condotto dalla fondazione «Openpolis» che si è focalizzato soprattutto sui divari territoriali tra Nord e Sud sulla viabilità stradale che, è risaputo, costituisce una componente importante del sistema infrastrutturale.
Parliamo ovviamente di strade, ma anche di parcheggi, piste ciclo-pedonali e di tutto ciò che riguarda l’illuminazione delle vie.
Come tutte le opere pubbliche, necessitano di continua manutenzione per garantirne l’efficienza e la sicurezza per gli utenti.
Anche i comuni hanno degli oneri in questo senso nei tratti di loro competenza. In Italia nel 2020 c’erano quasi 168mila chilometri di strade e circa 6.900 chilometri di autostrade. Valori in crescita del 7,7% rispetto al 2001. Sono interventi infrastrutturali per supportare la viabilità dei territori e la mobilità degli autoveicoli che, lo scorso anno, sono stati oltre 45 milioni quelli registrati nel parco veicolare italiano.
L’88,1% è composto da autovetture, l’11,2% da autocarri e il restante 0,2% da autobus. Le vie che possono essere gestite dai Comuni sono quelle che collegano tra di loro le frazioni oppure permettono vie di comunicazione con luoghi di interesse del capoluogo o del comune più grande, come ad esempio stazioni ferroviarie o aeroporti.
Disporre di strade sicure e di vie di comunicazione efficienti, d’altra parte, è una delle risorse più importanti per un territorio. Per questo motivo il Pnrr ha previsto nella decima missione, dedicata ai trasporti e alla mobilità, una voce specifica sulla viabilità e le infrastrutture stradali. Si comprendono qui tutte le spese per manutenzione, gestione e messa in sicurezza delle strade di competenza comunale, delle piste ciclopedonali, delle zone a traffico limitato e dei parcheggi, sia quelli gratuiti che quelli a pagamento. Sono anche incluse tutte le uscite relative all’abbattimento di barriere architettoniche, dell’illuminazione e dei semafori.
Ma quanto spende ogni singolo Comune pugliese per la viabilità? Inquadrando il Qr-Code qui a lato è possibili consultare tutti i dati, quelli estrapolati dai bilanci comunali inviati ogni anno alla Ragioneria Generale dello Stato.
In Puglia, chi ha destinato più soldi alla manutenzione delle strade (e non solo) e la città di Bari (quasi 25 milioni) seguita da Foggia (poco meno di 10 milioni), Lecce (poco più di 8 milioni) e Brindisi (quasi 7 milioni). Spese maggiori o minori, spiegano a «Openpolis» non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia.
In riferimento agli abitanti, invece, tra i comuni pugliesi, quelli che prevedono una spesa pro-capite più alta per viabilità e infrastrutture stradali, è Volturara Appula in Capitanata (poco più di 1500 euro), Rocchetta Sant’Antonio (poco più di 800 euro). Dove si spende meno pro-capite è ad Ascoli Satriano.
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