Indennità fermo pesca: buone notizie per le imprese pugliesi che contano 3600 occupati

Il Governo rivede il termine ultimo per la presentazione delle domande di indennità del fermo pesca. È il risultato dell’impegno di Fai Cisl, Flai Cgi

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Il Governo rivede il termine ultimo per la presentazione delle domande di indennità del fermo pesca. È il risultato dell’impegno di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca a livello nazionale in ragione dei tempi molto stretti intercorsi dalla pubblicazione del decreto interministeriale che fissava la scadenza al 15 marzo. Le imprese avranno tempo ora di avanzare richiesta fino al 13 aprile.

“Eravamo fortemente preoccupati – affermano Antonio Gagliardi e Maria Viniero della Flai Cgil Puglia – rispetto alla concreta possibilità che il termine del 15 marzo avrebbe escluso in Puglia centinaia di lavoratori dalla possibilità di ottenere l’unico sostegno al reddito oggi disponibile per il settore”.

Infatti, ricorda la Flai Puglia, i lavoratori del comparto pesca non possono accedere ad un ammortizzatore strutturale compatibile con le esigenze specifiche del settore. In Puglia sono oltre 3600 gli occupati del settore, quasi 1500 i pescherecci. “Riteniamo sia doveroso consentire ai nostri pescatori – afferma Maria Viniero, segretaria Flai Puglia con delega alla pesca – di per se impegnati in un comparto lavorativo segnatamente intriso di incertezze, poter beneficiare di un sostegno al reddito al pari di altri settori produttivi e non come accade oggi, con poche risorse legate a decreti da rinnovare eventualmente di anno in anno, specie se si considera la particolare fase storica in cui le politiche comunitarie stanno mettendo fortemente a rischio la sostenibilità economica e sociale del settore”.“Così come è stato ottenuto in passato Fai-Flai-Uila Pesca – conclude Antonio Gagliardi, segretario generale Flai Puglia – quando con il precedente governo è stato avviato un tavolo con le parti sociali firmatarie dei Ccnl di riferimento per la pesca, allo stesso modo abbiamo avanzato richiesta di riconvocazione urgente di quel confronto per proseguire nel merito la discussione sulla Cisoa (Cassa integrazione per il sostegno al reddito del settore agricolo), ammortizzatore strutturato ed esteso ai pescatori con la legge di bilancio 234/2021, in attesa di vedere definite le norme attuative che possano renderlo uno strumento efficace a tutela dell’occupazione per gli addetti del settore”.

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