Omertà e silenzi sul Gargano: denunciata ‘connivenza all’illegalità’, chiesto un piano strategico

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Massima solidarietà è stata espressa dal Wwf Foggia all’indirizzo di Giovanni Russo,il funzionario del Consorzio di Bonifica del Gargano, bersaglio dei delinquenti e vittima di un gravissimo avvertimento a due giorni dalla sua denuncia social, sul ‘filo spinato’ presente nei boschi del Gargano. Ignoti gli hanno dato fuoco alla sua casa rurale in agro di San Giovanni Rotondo. “La solidarietà e la condanna di tali gesti però non bastano, occorre che tutti facciano la loro parte, sia per sconfiggere l’omertà e il silenzio ma anche nel cercare di reprimere la “sfacciataggine” di chi usa la violenza contro i cittadini indifesi che denunciano”.

Per il Wwf Foggia è 'emergenza Gargano'. “Non basta condannare, c'è  connivenza all'illegalità”

Secondo l’associazione, da tempo immemore il Promontorio del Gargano è soggetto a quella che potremmo definire “connivenza all’illegalità”: “Molte situazioni appaiono “invisibili” soprattutto alle istituzioni locali, “assuefatte” e cosi recinzioni abusive, costruzioni abusive e a volte anche manifestazioni abusive, vengono inserite in quel mondo del “c’è, esiste” e, come diceva Peppino Impastato, “tutte le cose anche le peggiori una volta fatte trovano una logica o una giustificazione per il solo fatto di esistere”, ma non è così”.

Tanti i casi denunciati dal Wwf: occupazione e trasformazione di suolo, distruzione di habitat naturali, pascolo abusivo, bracconaggio o pesca di frodo, “in cui abbiamo avuto riscontro dall’Unione Europea ma raramente dai sindaci coinvolti”.

Aggiunge il Wwf Foggia: “In questo status di emergenza le forze dell’ordine intervengono prontamente, e non ci stancheremo mai di ringraziarli, ma forse non bastano; ci chiediamo infatti se i vari reparti raggiungono la dovuta dotazione organica di agenti o sono sotto organico, o se sono dotati di tutti i mezzi strumentali e tecnici sufficienti per controllare un territorio cosi vasto ed aspro com’è il Gargano. Pertanto chiediamo agli esponenti politici del territorio una rapida convocazione di un tavolo istituzionale a livello provinciale che valuti l’illegalità diffusa sul Gargano e i reati ambientali, sempre in aumento, e che soprattutto realizzi un piano strategico per ripristinare la legalità ma soprattutto per evitare altri casi come questo subito da un nostro concittadino”.

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