Bollette, dalle famiglie alle imprese: ecco come cambieranno i bonus

In materia di aiuti sul caro-energia è allo studio un “bonus famiglie” che potrebbe partire dalla seconda metà dell’anno e che si baserebbe sui consum

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In materia di aiuti sul caro-energia è allo studio un “bonus famiglie” che potrebbe partire dalla seconda metà dell’anno e che si baserebbe sui consumi, consentendo di incentivare il risparmio energetico, come già annunciato dal ministro Giorgetti a fine anno. Sulla misura, secondo quanto si apprende da fonti Mef, si attendono però le proiezioni di fattibilità dell’Arera. Sarebbe inoltre in fase di valutazione il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee. Per le imprese si studia un credito di imposta modulato sul prezzo del gas

Sul tavolo lo sconto da aprile per i più virtuosi

Il governo del resto è da tempo al lavoro per studiare un meccanismo per premiare i consumi virtuosi nelle bollette che scatteranno da aprile. Quando cioè arriveranno a traguardo gli ultimi aiuti a favore di famiglie e imprese stanziati con l’ultima manovra: azzeramento degli oneri e taglio dell’Iva al 5% per il gas, e ancora bonus sociali rafforzati e crediti d’imposta potenziati per le aziende.

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Il meccanismo allo studio

Come funzionerebbe il meccanismo? In sostanza, come aveva spiegato lo stesso Giorgetti nelle scorse settimane, la bolletta verrebbe divisa in due parti: da un lato, una tranche di consumi con un prezzo “protetto” (il 70-80% del consumo annuo stimato sulla base dell’anno precedente o della media nel periodo precedente), mentre l’eccedenza (il 20-30%) sarebbe ancora al prezzo di mercato. Un sistema che andrebbe a premiare chi tiene sotto controllo i propri consumi in linea anche con la rotta indicata dall’Europa che chiede agli Stati di privilegiare misure selettive in ambito energetico e non più interventi a pioggia. In questo modo, dunque, una parte della bolletta sarebbe soggetta a un prezzo calmierato rispetto ai valori del mercato.

Gli aiuti alle imprese

Il dossier più caldo è però oggi quello relativo alle imprese, per non correre il rischio di alzare nuovi ostacoli a una crescita economica che nonostante i venti contrari potrebbe puntare quest’anno verso il +1% (contro lo 0,6% fissato come obiettivo nella Nadef di novembre). Per misurare i nuovi aiuti in base alle esigenze effettive riducendo i costi per il bilancio pubblico, l’idea è quella di articolare un sistema in tre fasce che attenui l’incentivo al diminuire del prezzo del gas.

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