L’assegno unico aumenta dall’1 marzo, ma occhio se non avete aggiornato l’Isee

Il 1° marzo 2023 è una data importante per i beneficiari dell’assegno unico e universale. Chiariamo subito: come ha specificato l’Inps, chi ha present

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Il 1° marzo 2023 è una data importante per i beneficiari dell’assegno unico e universale. Chiariamo subito: come ha specificato l’Inps, chi ha presentato la domanda da gennaio 2022 a oggi e se l’è vista accolta, non dovrà presentarne una nuova se le condizioni non sono cambiate. Ma a partire da domani scattano gli aumenti e i conguagli relativi all’assegno unico in base alla fascia reddituale.

E non solo: è anche prevista la rivalutazione sulla base dell’inflazione, con un tasso dell’8,1%. Cambiano quindi sia i parametri di reddito e patrimonio per ricevere la misura che gli importi dell’assegno stesso. Per questo è importante presentare entro oggi, 28 febbraio, la nuova Dsu per rinnovare l’Isee e usufruire dell’importo completo. Altrimenti si continuerà sì a ricevere l’assegno, ma senza le maggiorazioni che spettano in base ai nuovi parametri.

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COME CAMBIANO I PARAMETRI DELL’ASSEGNO UNICO

Con l’adeguamento dell’inflazione, il minimo passa da 50 a 54,1 euro per figlio minorenne, mentre la soglia che fa scattare l’assegno minimo passa da 40mila a 43.240 euro. Per quanto riguarda l’importo massimo, la cifra sale da 175 a 189,2 euro per figlio per chi ha un Isee fino a 16.215 euro (e non più 15mila).

La legge di bilancio ha poi previsto un incremento del 50% degli importi per ciascun figlio di età inferiore a un anno e per ciascun figlio tra uno e tre anni per le famiglie con tre o più figli e Isee non superiore a 40mila euro. Infine, passa da 100 a 150 euro l’aumento forfettario degli assegni per i nuclei familiari con almeno quattro figli.

COMUNICARE LE VARIAZIONI

Entro il 28 febbraio ai percettori di assegno unico viene anche chiesto di comunicare eventuali variazioni rispetto a quelle trasmesse in fase di presentazione della domanda originaria: ci si riferisce ad esempio alla nascita di nuovi figli, alla disabilità o alla separazione dei genitori.

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