Edifici scolastici vecchi e per nulla sostenibili, indietro anche sul piano dell’efficientamento energetico e dei servizi. E cresce ancora di più il d
Edifici scolastici vecchi e per nulla sostenibili, indietro anche sul piano dell’efficientamento energetico e dei servizi. E cresce ancora di più il divario tra le scuole del Centro Nord e quelle del Sud e delle Isole. È questa la fotografia scattata dalla 22^ edizione del report di Legambiente Ecosistema Scuola Ecosistema Scuola, il documento che fa il punto sullo stato di salute di 5.616 edifici scolastici di 94 capoluoghi di provincia – tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – frequentati da una popolazione di oltre un milione di studenti. I dati relativi ai 252 edifici scolastici pugliesi, cui accedono 82.880 studenti, sono stati presentati ieri mattina a Bari da Legambiente Puglia.
Per Ecosistema Scuola 2022 (dati 2021) su un campione di 5.616 edifici in 94 comuni capoluogo di provincia, la Puglia ha risposto con Bari, Brindisi, Lecce e Taranto, con un totale di 252 edifici scolastici e una popolazione scolastica di 82.880. Non pervenuti i dati di Foggia e Barletta-Andria-Trani.
Nessun edificio in Puglia è stato costruito secondo criteri di bioedilizia e sull’86,5% degli edifici in esame non è stata ancora effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Sulla linea delle certificazioni e accessibilità sul 50,0% viene dichiarato il collaudo statico, il 42,5% ha il certificato di agibilità e il 75,4% ha il certificato di prevenzione incendi. Ben il 92,1%, invece, degli edifici sono dotati di accorgimenti per superamento barriere architettoniche.
Per quanto riguarda la manutenzione degli edifici scolastici, il 45,5% di strutture richiede interventi urgenti di manutenzione e il 66,7% degli edifici hanno goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. Sul versante della spesa di manutenzione straordinaria i comuni pugliesi stanziano e spendono in media per singolo edificio € 22.421. Nella spesa di manutenzione ordinaria, invece, si è stanziato e speso € 14.085. Un dato interessante emerge per gli edifici in cui sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai negli ultimi 5 anni, che è del 27,0%, mentre solo nel 15,1% dei soldai sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza.
Un aspetto molto importante riguarda i fondi che i comuni dichiarano di aver ricevuto dal livello nazionale e regionale. Il 18,3% degli edifici hanno beneficiato di fondi nazionali per l’edilizia scolastica per una media di € 15.695. Mentre solo l’1,6% sono gli edifici che hanno beneficiato di fondi regionali per l’edilizia scolastica per una media di € 690.957.
Sul dato che riguarda l’efficientamento energetico e le energie rinnovabili, il 75,0% delle amministrazioni ha realizzato interventi di efficientamento energetico negli ultimi 5 anni, ma ben il 79,6% degli edifici conta una classe energetica G. Il 66,7% delle amministrazioni dichiarano di essere interessate allo sviluppo di comunità energetiche nelle scuole.
Un dato positivo viene dalle strutture per lo sport, infatti ben il 54,8 % degli edifici ha impianti per lo sport, il 47,6 % degli stessi è aperto anche in orario extrascolastico. Ma il 25,5% degli impianti per lo sport necessitano di interventi di riqualificazione urgenti.
Un focus particolare del rapporto è dedicato anche ai servizi a disposizione delle istituzioni scolastiche, delle famiglie e pratiche ecocompatibili. da questi dati emerge come solo il 4,8% ha edifici scolastici con piste ciclabili nell’area antistante e come nessuno degli edifici usufruisce di servizio di pedibus o percorsi sicuri casa-scuola. un tema importante riguarda proprio la sicurezza nelle aree antistanti gli edifici scolastici: l’88,5% degli edifici scolastici con attraversamenti pedonali; 1,6% degli edifici con semafori pedonali; 7,1% Edifici con la presenza di nonni vigili; 1,5% Edifici in ZTL; 16,4% Edifici posti in Zone 30; 2,2% Edifici in strade scolastiche.
Molto interessanti sono i dati riferiti alle mense scolastiche ed in particolare alla somministrazione di pasti biologici e all’attenzione ai prodotti Igp, dop, con l’97% che dichiarano di somministrare pasti Bio. Ben il 100% dichiara inoltre di prevedere menù alternativi per motivazioni culturali e religiose. Il 50% dei comuni dichiara anche che prevedono il recupero del cibo non somministrato a favore di organizzazioni no profit.Sul fronte dei controlli connessi al rischio ambientale indoor e outdoor, nel 2021 il 100% dei comuni pugliesi dichiara di aver svolto monitoraggi sulla presenza di amianto nelle scuole. Il 100% ha effettuato anche il monitoraggio e bonifica del radon.
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