Terremoto Turchia e Siria, oltre 5mila morti. Stato emergenza per 3 mesi

Continua a crescere ora dopo ora il tragico bilancio dei morti nel terremoto di magnitudo 7.7 della scala Richter che si è verificato ieri al confine

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Continua a crescere ora dopo ora il tragico bilancio dei morti nel terremoto di magnitudo 7.7 della scala Richter che si è verificato ieri al confine tra Turchia e Siria. Sono oltre 5.100 le vittime accertate. Nelle ultime ore i soccorritori turchi hanno estratto altri corpi senza vita dalle macerie degli edifici crollati, portando il bilancio delle vittime accertate a 3.549, mentre sono oltre 22mila quelle che sono rimaste ferite, rende noto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. A questi si aggiungono i 1.712 decessi registrati in Siria: 900 persone hanno perso la vita nel nordovest, nelle zona controllate dall’opposizione a Damasco, altre 812 sono morte nelle zone controllate dal regime siriano. Ancora molti i dispersi. E secondo una stima dell’Oms le vittime potrebbero raggiungere quota 20mila.

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La nostra più grande consolazione è che oltre ottomila persone sono state soccorse”, ha affermato Erdogan che ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi per le dieci province maggiormente colpite. Tra le vittime anche un deputato del partito Akp, Yakup Tas.

Intanto la terra continua a tremare, con almeno 312 le scosse di assestamento registrate lungo la zona di confine tra Turchia e Siria. Oltre 5700 gli edifici crollati in Turchia.

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