Il 2022 quinto anno più caldo a livello globale, secondo per l’Europa

Un altro anno caratterizzato da eventi climatici estremi con un elevato numero di temperature record e un aumento persistente delle concentrazioni di

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Un altro anno caratterizzato da eventi climatici estremi con un elevato numero di temperature record e un aumento persistente delle concentrazioni di gas serra nell’atmosfera. E’ quanto rivelano i nuovi dati del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service/C3S) dell’Unione Europea contenuti nel Global Climate Highlights 2022.

In particolare, l’estate 2022 è stata la più calda mai registrata in Europa e ogni mese estivo boreale è stato almeno il terzo più caldo a livello globale. Complessivamente, il 2022 è stato il secondo anno più caldo in Europa (in alcuni Paesi come l’Italia il più rovente in assoluto), mentre a livello globale è stato il quinto anno più caldo secondo il set di dati Era5.

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A livello globale il 2022 – spiega C3S – è stato il 5° anno più caldo (tuttavia dal 4° all’8° anno più caldo il margine di differenza è molto basso); gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati; la temperatura media annuale è stata di 0.3°C superiore al periodo di riferimento compreso tra il 1991 e il 2020, che equivale a circa 1.2°C in più rispetto al periodo compreso tra il 1850 e il 1900. Le concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera sono aumentate approssimativamente di 2.1 ppm, con tassi simili a quelli degli ultimi anni. Le concentrazioni di metano nell’atmosfera sono aumentate di quasi 12 ppb, superiori alla media, ma al di sotto dei massimi storici degli ultimi due anni.L’Europa ha vissuto il secondo anno più caldo mai registrato, superato solo dall’anno 2020 e con temperature solo leggermente superiori rispetto al 2019, al 2015 e al 2014; il Vecchio Continente è stato caratterizzato dall’estate più calda mai registrata e l’autunno è stato il terzo più caldo. Ondate di calore prolungate e intense hanno colpito l’Europa occidentale e settentrionale e il persistere di bassi livelli di precipitazioni, combinato con temperature elevate e altri fattori, ha portato a condizioni di siccità diffuse. Si sono verificate le più alte emissioni totali causate da incendi boschivi estivi (giugno-agosto) stimate per l’Ue e il Regno Unito negli ultimi 15 anni: Francia, Spagna, Germania e Slovenia hanno registrato le emissioni estive di incendi più elevate degli ultimi 20 anni. Il C3S sottolinea ancora una volta che “Era5 concorda con altri set di dati di temperatura ampiamente utilizzati sul fatto che la temperatura dell’Europa è aumentata più del doppio della media globale negli ultimi 30 anni, con un tasso di aumento più alto di qualsiasi altro continente del mondo”.

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