Una lettera rivolta a tutti i medici e gli operatori sanitari che si sono mobilitati per salvare sua moglie. È quella che Giacomo, il marito di Vivian
Una lettera rivolta a tutti i medici e gli operatori sanitari che si sono mobilitati per salvare sua moglie. È quella che Giacomo, il marito di Viviana Delego, morta tragicamente per complicazioni avute al settimo mese di gravidanza, ha voluto consegnare ai medici del reparto di Terapia intensiva e che l’Asl di Brindisi ha voluto rendere pubblica.
Giacomo parla di “angeli custodi in cane e ossa” che ringrazia per “l’impegno, la professionalità e l’umanità”. “Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune. Mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla. Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria”, si legge nella lettera.
Caratteristiche che aveva la moglie e che, scrive il marito, in realtà non moriranno mai.
Viviana Delego è morta qualche giorno fa dopo aver partorito a Brindisi. La donna era una insegnante di Pezze di Greco, frazione di Fasano, una comunità in lutto per la tragedia.
La telefonata di papa Francesco
Il giorno di Natale è arrivata anche una telefonata inaspettata per il marito di Viviana: a chiamare Giacomo è stato papa Francesco. A darne notizia il parroco di Pezze di Greco don Donato Liuzzi con un post su Facebook.
“Mi è difficile rompere il silenzio – scrive don Donato -, ma lo faccio per dare eco alla intima gioia gustata in questo giorno del Natale del Signore insieme con il nostro carissimo Giacomo Cofano, provato dalla morte della moglie nell’atto di dare la vita a due gemellini”. Il Papa “con umiltà disarmante” ha inviato una lettera di vicinanza al parroco e nel tardo pomeriggio ha telefonato a Giacomo. “È un Natale che non dimenticheremo mai”.
Cosa è successo alla mamma dei due gemelli
Viviana Delego era arrivata in condizioni già gravissime in ospedale a Brindisi. “La donna, in stato di gravidanza gemellare pretermine – si legge in una nota dell’Asl – è arrivata in ospedale con il 118 nella mattina di sabato 17 dicembre, già in condizioni critiche. Il quadro era di eclampsia, distacco di placenta e rottura delle membrane. La paziente è stata operata d’urgenza: in corso di taglio cesareo presentava coagulazione intravascolare disseminata (Cid) e atonia uterina. Sono state messe in atto tutte le procedure mediche, chirurgiche e di terapia intensiva previste nel trattamento di questi gravissimi casi”.
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