Piove in provincia di Foggia e gli agricoltori tirano un sospiro di sollievo dopo le semine autunnali. Ma la pioggia non è mai sufficiente per le rise
Piove in provincia di Foggia e gli agricoltori tirano un sospiro di sollievo dopo le semine autunnali. Ma la pioggia non è mai sufficiente per le riserve di acqua utili a contrastare le lunghe e siccitose estati foggiane. Siamo andati al Consorzio per la Bonifica della Capitanata per fare il punto. “Eravamo partiti da poco meno di 20 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto allo scorso anno – ha spiegato il presidente Giuseppe De Filippo -, segno evidente di una riduzione di superficie coltivata a pomodoro. Un piccolo tesoretto. In questo momento la diga di Occhito è agli stessi livelli dello scorso anno, il che ci fa pensare che anche la prossima stagione irrigua sarà regolare. Ovviamente dobbiamo sperare che cadano altri 50 milioni di metri cubi di acqua. Una cosa è certa, in provincia di Foggia non si può mai dire addio all’emergenza idrica”.
E spiega: “Due terzi del nostro territorio, 250mila ettari di superficie agricola utilizzata sono pressoché desertici, falde acquifere esaurite e con il cuneo salino che sale in diverse zone. Ecco perché non mi stancherò mai di dire che servono altre dighe, altri invasi. Purtroppo in provincia di Foggia siamo sempre fermi ai progetti del dopo guerra. L’opinione pubblica negli ultimi decenni ha quasi vietato che si parlasse di nuovi invasi. Invece a noi servirebbero almeno altri due invasi come Palazzo d’Ascoli e Piano dei Limiti che potenzialmente potrebbero fare raddoppiare le superfici irrigue. Fortunatamente si è ripreso dopo tanti anni il progetto del cosiddetto tubo del Molise, anche se per vedere completata l’opera occorre che il Molise termini tutte le infrastrutture fino al confine con la Puglia”. De Filippo ha poi tracciato il bilancio della stagione irrigua. “Stagione regolare nonostante il caro bollette che soprattutto ad agosto ha impedito a molti agricoltori di prelevare acqua dai pozzi. In Consorzio di Bonifica ha rappresentato per l’ennesima volta una stabilità infrastrutturale notevole per tutto il Foggiano”.
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