Superbonus e cessione dei crediti, stop di Poste ma continua la corsa del 110%

Poste ferma l’acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Il servizio di acquisto di crediti d’imposta «è sospeso per l’apertura di nuove pra

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Poste ferma l’acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Il servizio di acquisto di crediti d’imposta «è sospeso per l’apertura di nuove pratiche. È possibile seguire l’avanzamento delle pratiche in lavorazione e caricare la documentazione per quelle da completare». Ieri mattina nelle prime ore della giornata questo avviso è comparso prima nelle aree personali dei clienti con un profilo attivo per le cessioni dei crediti e, dopo poco, ha sostituito sulla pagina di Poste la guida all’avvio di una procedura di cessione.

(IMAGOECONOMICA)

Non si tratta – va detto – di un cambiamento sorprendente. Poste, in questo modo, si allinea a quanto stanno già facendo i principali istituti di credito sul mercato. Vista la capacità fiscale ormai in esaurimento, infatti, la linea sempre più diffusa è quella di non accettare nuove pratiche, ma di lavorare soltanto al completamento di quelle già avviate. Resta, però, una novità importante, perché Poste era uno dei pochissimi soggetti con le porte ancora aperte alle cessioni.Nessuna spiegazione ufficiale sulle ragioni dello stop. Sicuramente, però, pesa l’incertezza normativa che continua a caratterizzare il settore. Sono molte le novità intervenute in queste settimane: da ultimo, le sentenze della Cassazione che hanno fissato una disciplina molto penalizzante per gli acquirenti in materia di sequestri preventivi. Possibile, poi, che stia per essere raggiunto il limite di acquisti che era stato indicato nei mesi scorsi (9 miliardi di euro).

Nuovi interventi sulle cessioni

Di fronte alle continue difficoltà che il mercato delle cessioni sta incontrando, comunque, il Governo ha già in programma altri interventi, che entreranno nella prossima legge di Bilancio, con l’obiettivo di chiudere la telenovela delle modifiche continue sul tema.Ne ha parlato ieri il sottosegretario al ministero dell’Economia, Federico Freni a Radio 24: «C’è una sola cosa che non possiamo più accettare: che ci siano imprese con cassetti fiscali pieni di crediti che non riescono a scontare. Ci sarà un nuovo intervento sui crediti, qualcosa per sbloccarli in modo definitivo. Se c’è una cosa che non è accettabile è che questa normativa cambi ogni mese e mezzo, questo non ce lo possiamo più permettere. Troveremo una soluzione per dare respiro a queste imprese, ma questo respiro non può essere un bagno di sangue per le casse dello Stato».

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