National Geographic incorona la Via Appia: prima al mondo tra le destinazioni per il 2023. “La Puglia protagonista”

È la "Regina delle strade", e non può quindi temere paragoni. La Via Appia ha 2.300 anni di storia, e ora ha conquistato il National Geographi

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La colonna romana che a Brindisi segna la fine dell'antica Via Appia

È la “Regina delle strade”, e non può quindi temere paragoni. La Via Appia ha 2.300 anni di storia, e ora ha conquistato il National Geographic: si è piazzata al primo posto nella classifica National Geographic Traveller’s Best of the world 2023 nel Regno Unito, in una lista di 35 destinazioni per l’anno a venire, che vanno da “paesaggi epici fino ai risvegli culturali, alle iniziative di conservazione e ai preferiti dalle famiglie”, si legge nelle motivazioni della classifica.

I suggerimenti si dividono in categorie – avventura, cultura, natura, famiglia e comunità – sono stati scelti unendo le selezioni degli editori globali di National Geographic (25 di 35, e fra essi c’è la Via Appia) a quelli dell’edizione britannica, che ne aggiunge altri dieci e fa primeggiare la Via Appia nella sezione “Cultura”.

Per la sua estensione, e perché tramanda una storia importantissima: “Se tutte le strade portano a Roma – ricordano quindi da National Geographic – questa antica autostrada costruita 2.300 anni fa era la madre di tutte”. Partiva dal cuore della Capitale, nei pressi del Circo Massimo, e arrivava a Brindisi, città strategica che con il suo porto apriva a Roma l’accesso all’Oriente. Un percorso di circa 195 chilometri che scendeva dal Lazio in Campania, si infilava in Basilicata attraversando Matera per poi spuntare in Puglia da Gravina, fermandosi a Taranto per poi concludersi a Brindisi.

La Via Appia è stata fondamentale nel passato, era un gioiello architettonico e fu da esempio per tutta la rete stradale romana. Non ha perso la sua importanza neanche nel Medioevo e nel Rinascimento, e ora però di quel passato che come una vena scorre in mezza Italia si ha intenzione di fare qualcos’altro: “Fu calpestata da cittadini ordinari, soldati in marcia e glitterati, dal poeta latino Orazio all’imperatore Commodo, lottatore di gladiatori – aggiungono da National Geographic Traveller Uk – Trascurata dopo la caduta di Roma, ma mai dimenticata, la strada sta vivendo una rinascita dato che il governo italiano sta cercando di rintracciare, scoprire e restaurare gli antichi ciottoli, trasformando la Via Appia in un percorso percorribile dai viaggiatori moderni. L’obiettivo è un pellegrinaggio nella storia, con fermate in villaggi scenici e siti archeologici, e allo stesso tempo alloggi notturni programmati alla fine di ogni giorno di viaggio”.

È quindi un riconoscimento importante, quello che arriva dal Regno Unito, che abbraccia la Puglia; “La Via Appia, candidata a patrimonio dell’umanità Unesco, fa parte dei beni tutelati dal ministero della Cultura e si inserisce nel sistema integrato dei cammini e degli itinerari culturali della Puglia – precisa quindi Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia – Il riconoscimento di National Geographic pone la Regina Viarum in testa alle mete più ambite del 2023, promuovendone l’inestimabile valore con importanti riflessi sulla scoperta delle aree interne e del sistema di siti archeologici che costellano il percorso nei territori pugliesi”.

“Con un lavoro costante attraverso i tour per giornalisti e influencer, partecipando a eventi internazionali e fiere, ma anche attraendo in Puglia eventi internazionali di altissimo livello alimentiamo l’interesse dei media e del web verso gli attrattori culturali della Puglia”, aggiunge Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione. L’attenzione verso la Via Appia non termina qui, perché la prossima settimana nel Regno Unito sarà in edicola il numero di dicembre di National Geographic, che in copertina ha voluto proprio la Regina Viarum.

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