Borgo Mezzanone, 60 lavoratori entrano nella filiera legale contro il caporalato

“Ieri, noi volontari della rete nocap abbiamo trascorso il giorno di festa a favore degli ultimi, dei dimenticati che vivono nei ghetti. Ma non con pa

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“Ieri, noi volontari della rete nocap abbiamo trascorso il giorno di festa a favore degli ultimi, dei dimenticati che vivono nei ghetti. Ma non con parole vuote bensì portando lavoro, accoglienza dignitosa ed azioni concrete di fuoriuscita dalla marginalità”. Lo dichiara con una nota l’associazione “NoCap”.

“Nella bidonville immensa di Borgo Mezzanone (Fg) abbiamo parlato ai lavoratori della nostra realtà di legalità e diritti. Abbiamo presentato un’alternativa a quella condizione, e che siamo lì per costruire insieme un riscatto sociale fatto di integrazione e vera emancipazione. Lavoro con contratto regolare, trasporto gratuito con i furgoni nocap ceduti in comodato, ed una casa dignitosa per dimenticare quelle baracche in lamiera ed immondizia.
Ieri in quei luoghi insalubri è scoppiato un ennesimo incendio. Nel silenzio assordante delle istituzioni e di chi ha usato quei posti come trampolino personale senza mai portare beneficio reale, abbiamo preso 60 nominativi da inserire nella Filiera dei Diritti NoCap”.

“Con le 40 del ghetto di Rosarno fanno in totale 100 (cento) persone che saranno assunte con contratto regolare in un’azienda NoCap. Una svolta di vita per cento esseri umani – concludono -. Grazie ai volontari che hanno dedicato il loro tempo libero a questa causa, a questa missione. Grazie ai nostri partner di Chico Mendes Altromercato con Giannantonio Ricci”.

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