L’acqua per ora c’è ma se non piove stagione irrigua a rischio. De Filippo: “Aiuti dal Molise”

L’autunno caldo rallenta la crisi del gas ma non la siccità. In provincia di Foggia non piove, le temperature sono di almeno dieci gradi superiori all

BREXIT, COLDIRETTI PUGLIA: RISCHIA IL “MADE IN PUGLIA”
Colf e badanti, nessun accordo: a gennaio scatta aumento del 9,2%, da 109 a 145 euro in più
Peggiorano le condizioni meteo-marine, 10 imbarcazioni in difficoltà durante la regata: i soccorsi in mare

L’autunno caldo rallenta la crisi del gas ma non la siccità. In provincia di Foggia non piove, le temperature sono di almeno dieci gradi superiori alla media del periodo, soffre l’agricoltura. Ma negli invasi gestiti dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata c’è ancora acqua? “Per il momento si – racconta a l’Immediato il presidente del Consorzio, Giuseppe De Filippo -, ma se non dovesse piovere nelle prossime settimane la stagione irrigua potrebbe essere compromessa. Fortunatamente per il potabile non c’è nessun problema, nella diga di Occhito ci sono almeno 20 milioni di metri cubi in più di acqua rispetto allo scorso anno. Come mai? Perché nel Foggiano l’estate scorsa sono diminuite le superfici investite a pomodoro. E poi siamo sempre in attesa che vengano completati i lavori per trasferire l’acqua dal Molise alla Puglia. I molisani hanno ribadito che tutta l’acqua che non utilizzeranno la trasferiranno nei nostri invasi. E al Molise l’acqua avanza eccome”.Intanto nell’ambito del CIS sono stati finanziati ben 11 progetti di opere relative al rifacimento delle reti idriche, ma non solo. “Abbiamo ben 440 mila ettari di comprensorio, di cui 140 mila ettari irrigui, 4 dighe, 3 torri piezometriche e 15 stazioni di pompaggio denominate polder, ha assolutamente bisogno di una continua sostituzione di tubature. Dal 2014 al 2022 l’Area ingegneria del Consorzio, grazie agli ottimi tecnici che vi lavorano, ha presentato progetti per circa 440 milioni di euro. Ed ora anche i progetti del Cis”.

Invasi di Abruzzo e Molise sono a secco, cresce il rischio di  desertificazione – AbruzzoLive

COMMENTI

WORDPRESS: 0