Nella seduta di Consiglio comunale del 18 ottobre la maggioranza consiliare ha approvato il DUP (Documento Unico di Programmazione), un documento
Nella seduta di Consiglio comunale del 18 ottobre la maggioranza consiliare ha approvato il DUP (Documento Unico di Programmazione), un documento che dovrebbe raccontare alla città cosa vuole fare l’Amministrazione in questi anni e come saranno investiti i soldi dei contribuenti.
In realtà il DUP approvato si è dimostrato essere un copia e incolla di quello già presentato lo scorso 31 maggio (quando si andò a colmare un’inadempienza della Commissione Straordinaria) e già questo la dice lunga.
Inoltre, il programma del sindaco continua ad essere un libro dei sogni pieno dei buoni propositi della campagna elettorale, ma non si sa se e quando verranno mai attuati, poiché continua a mancare una vera e propria programmazione.
Il documento è talmente scollato dalla realtà che, nonostante l’annuncio delle ultime settimane di voler ricorrere alla settimana corta a scuola per il caro bollette, nemmeno una riga è dedicata nelle 294 pagine al risparmio energetico. Sì, è proprio così: incredibilmente non c’è nulla che aiuti a capire quali siano le politiche di risparmio che s’intendono intraprendere e quali le strategie per contenere le spese.
Si parla di gestione degli spazi pubblici ed in primis del LUC, eppure ciò che era l’unico spazio di aggregazione sociale della città è chiuso da mesi e non c’è traccia del nuovo bando di affidamento.
Per quanto riguarda le scuole, non c’è nulla sulla manutenzione di cui necessitano gli edifici e le tante palestre ormai inagibili ed inutilizzabili dai nostri figli, ma si menzionano incontri sul verde con gli studenti.
Si citano tavoli di concertazione con associazioni non meglio identificate per qualsiasi cosa, persino per parlare del decoro del cimitero, ed intanto il cimitero cade a pezzi ed è a corto di personale, e chi vi fa tappa per un saluto ai propri cari è terrorizzato dall’idea che addirittura possa chiudere.
Nel documento si annuncia a più riprese una connessione delle periferie alla città, ignorando che dal 2009 esistono a Manfredonia i Coordinamenti di Quartiere in cui si eleggono i rappresentanti della Montagna, di Mezzanone, e della Riviera Sud e che il Sindaco a quasi un anno dal suo insediamento non li ha ancora nominati.
Insomma, questa Amministrazione sta per spegnere la sua prima candelina eppure nel documento che dovrebbe fare da bussola è assente una visione sulla crescita del territorio e non è presente nessuna indicazione di investimenti significativi.
Se non fosse che viene penalizzata la nostra città, ci sarebbe da ridere per quanto di paradossale questa amministrazione è riuscita a fare: un documento di programmazione senza alcuna programmazione.
Maria Teresa Valente
COMMENTI