Molti più stranieri in Puglia. Vieste è la meta preferita, meno turisti in Capitanata

L’estate 2022 ha fatto registrare in Puglia più di 10 milioni di presenze e oltre 2 milioni di arrivi. La costante crescita dell’attrattività pugliese

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L’estate 2022 ha fatto registrare in Puglia più di 10 milioni di presenze e oltre 2 milioni di arrivi. La costante crescita dell’attrattività pugliese è testimoniata dagli incrementi che si sono registrati nei tre mesi estivi, sia rispetto al 2021, sia rispetto al 2019. Con 1.670.526 presenze e 254.483 arrivi (erano 236.743 nel 2019 e 245.051 nel 2021), Vieste si conferma la destinazione estiva più attrattiva della Puglia. A seguire, staccate di moltissimo, ci sono Bari, Lecce, Otranto, Ugento, Fasano, Gallipoli e Ostuni. La vicina Peschici è nona per gli arrivi e terza per le presenze, ben 516.001. Nella classifica ci sono Monopoli, all’undicesimo posto San Giovanni Rotondo e poi ancora Melendugno, Carovigno, Alberobello e Polignano a Mare.

Per quanto riguarda i turisti italiani, da giugno ad agosto in Puglia sono stati registrati arrivi per 1.628.680 e presenze per 8.044.948. Il boom ad agosto. Di cinque giorni la permanenza media. Più stranieri a luglio rispetto a giugno e ad agosto. Nel trimestre sono stati registrati 552.422 arrivi e 2.176.751 presenze dall’estero. Di quattro giorni la permanenza media. Questi i numeri complessivi: 2.181.102 arrivi e 10.221.699 presenze.

E ancora, da giugno ad agosto 2022 si registrano 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale. Il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi è aumentato del +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre-pandemia a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale.

Il mese di luglio è stato particolarmente positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze; a giugno il trend è del +2,2% per gli arrivi e del +6,4% per le presenze. Agosto – che ha confermato le presenze pre-pandemia – ha fatto registrare un importante incremento della componente straniera che supera sia per gli arrivi che per le presenze il dato del 2019.

Il tasso d’internazionalizzazione supera, anche se dii poco, i livelli pre-pandemia. La quota di stranieri sul totale dei viaggiatori raggiunge il 25% per gli arrivi e 21%. Nel 2022, rispetto al 2021, gli arrivi e i pernottamenti sono cresciuti rispettivamente del +9% e del +5%. Incremento trainato dalla componente straniera che ha superato di 80 punti percentuali gli arrivi e i pernottamenti dell’anno precedente. Nell’estate 2022, nella provincia di Lecce ha soggiornato il 31% dei viaggiatori, seguono Foggia con il 26% e Bari al 20%

Rispetto al 2019 i flussi turistici crescono in quasi tutte le province. Quelle con i maggiori incrementi sono Bari che registra +5% degli arrivi e +23% delle presenze, e quella di Brindisi con +14% di arrivi e +12% di presenze. Le due province con perdite sono Foggia -2% negli arrivi e -4% nelle presenze e Taranto, che vede aumentare i flussi (+2% arrivi) ma ridurre la permanenza (-2% presenze).

L’inflazione, il caro carburante e la contrazione del potere d’acquisto hanno parzialmente frenato i viaggi degli italiani, orientati verso mete di prossimità e soggiorni più brevi. Gli arrivi più consistenti sono i pugliesi che si muovono all’interno della Puglia, seguiti da Campania, Lazio e Lombardia.

Nel 2022 i flussi estivi provenienti dall’estero segnano un nuovo record. I principali mercati di origine, in termini di arrivi, sono Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America. Tra i mercati emergenti extra Ue 2022 si segnalano l’Australia, il Canada e il Brasile. La Russia, la grande assente dell’estate 2022, scivola dalla decima posizione della graduatoria 2019 per numerosità degli arrivi, alla trentatreesima del 2022. Nell’estate del 2019 sono stati registrati 14mila arrivi russi, in quella del 2022 poco più di 2.500. Una perdita importante se si considera che nel 2019 il mercato russo ha superato le 100mila presenze e i 33mila arrivi, posizionandosi tra i primi 10 mercati stranieri. La variazione dei flussi provenienti dall’estero nell’estate del 2022, rispetto al 2021, ha registrato un +80% sia per gli arrivi che per le presenze. Gli incrementi maggiori sono quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti.Nell’estate del 2022 quasi tutti i comuni esaminati hanno superato gli arrivi registrati nello stesso periodo del 2021. Da evidenziare sia il significativo incremento delle presenze del comune di Bari (rispetto al 2021 e al 2019), sia la forte ripresa degli arrivi del comune di Brindisi rispetto al 2021.

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