Putin, non forniremo energia a chi mette il price cap

"Dirò una cosa: la Russia non agirà contro il buon senso, pagando di tasca propria per il benessere degli altri. Non forniremo energia a quegli Stati

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“Dirò una cosa: la Russia non agirà contro il buon senso, pagando di tasca propria per il benessere degli altri. Non forniremo energia a quegli Stati che impongono un tetto ai prezzi dell’energia.

Putin © EPA

Verso coloro che preferiscono i trucchi sporchi e i ricatti spudorati, e sono decenni che viviamo in un paradigma di questo tipo, in ambito politico, non agiremo a nostro discapito”.

Lo ha ribadito il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al forum della Settimana dell’energia russa, come riporta Tass.

Putin: ‘Pronti ad aumentare le forniture di gas all’Ue, decidano loro’Misure come il tetto ai prezzi per le risorse energetiche russe sono un “gioco truccato”, ha affermato il presidente russo.

I beneficiari della rottura del Nord Stream sono evidenti: gli Usa e i Paesi con rotte di approvvigionamento alternative”, ha detto Putin. “Lo scopo dell’atto terroristico contro i gasdotti Nord Stream era quello di minare la sicurezza energetica dell’intero continente. Dietro il sabotaggio c’è qualcuno che vuole tagliare completamente i legami tra la Russia e l’Ue e così indebolire l’Europa”, ha aggiunto.

Non ci sono garanzie che l’Europa sopravviva a questo inverno con le attuali riserve negli impianti di stoccaggio sotterranei di gas”. Lo afferma l’amministratore delegato di Gazprom Aleksej Borisovič Miller, come riporta Tass. “Le forniture di gas via Nord Stream 2 possono iniziare immediatamente” se riceverà le autorizzazioni, ha aggiunto.

La Russia non è più un fornitore affidabile. Già prima dei danni al gasdotto Nord Stream 1 il gas non è più fluito”. Lo ha detto la portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, liquidando le ultime affermazioni di Putin sulla disponibilità a utilizzare Nord Stream 2 per il gas con il commento “nice try”, bel tentativo. La portavoce ha poi ricordato che non esiste un embargo sul gas russo, rispondendo alle domande in conferenza stampa a Berlino.

“Acquisti comuni di gas per gli stoccaggi, una diplomazia energetica più coordinata per il gas con partner affidabili, una ulteriore riduzione della domanda, un indice più rappresentativo, ma su base volontaria, al Ttf”. Sono alcune delle proposte che in un non paper – documento non ufficiale – Germania e Olanda hanno avanzato sul dossier energia. “La necessità di un set di misure e non di mettere in campo una misura”, è il titolo del documento nel quale i due Paesi non citano il price cap all’import di Gnl ma affermano che “può essere considerato un tetto al gas russo via gasdotto”.

Chiediamo alla Commissione un approccio comune su una serie di misure per affrontare i prezzi elevati del gas. Nelle ultime settimane abbiamo tenuto discussioni aperte e costruttive per affrontare la questione degli alti prezzi del gas. Siamo partiti da idee e documenti diversi. Ci siamo incontrati nello spirito del compromesso e nella convinzione condivisa che abbiamo bisogno di un terreno comune per aprire la strada a una forte risposta europea comune alla crisi”. E’ quanto si legge in un documento sottoscritto da tutti i Paesi Ue e diretto alla Commissione europea, emerso dal Consiglio Affari Energia informale di Praga.

La proposta sull’energia della Commissione sarà presentata la prossima settimana. Lo ha annunciato la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, parlando ai cronisti a margine del Consiglio Affari Energia straordinario, a Praga. I binari su cui agirà la Commissione – ha spiegato – sono quattro: una maggiore riduzione della domanda, la solidarietà tra Paesi Ue, un intervento sui prezzi e gli acquisti comuni di gas. “Dobbiamo avere bene in mente che è urgente intervenire ma dobbiamo farlo assieme, con un esteso consenso”, ha sottolineato Simson.

Il dibattito sul price cap al gas è confuso: più persone parlano diversi tipi di cap. Sull’import di Gnl, pochi chiedono un price cap semplice, si tratta più di un dibattito dei media. Gli esperti sono d’accordo che se mettiamo un cap troppo basso, non avremo più gas”, ha detto il sottosegretario tedesco all’Economia e al Clima, Sven Giegold prima del Consiglio straordinario Affari Energia. “Quando parliamo di gas via gasdotto, è diverso. C’è un legame tra i prezzi spot del mercato e i prezzi nei contratti a lungo termine. Il tema è trovare il modo di disaccoppiare questi due prezzi senza razionalizzare di più”, ha aggiunto.

“Tutti sono d’accordo sul fatto che i prezzi oggi sono folli. Ci sono diverse soluzioni possibili. Dobbiamo essere attenti perché qualsiasi cosa facciamo dobbiamo preservare la solidarietà e la collaborazione tra gli Stati. Penso che concordiamo sulla diagnosi ma la terapia è ancora oggetto di dibattito”. Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani arrivando al Consiglio Affari Energia. “Abbiamo lavorato fino a tardi questa notte. Nulla è ancora definito ma oggi ci aspettiamo progressi, la strada è lunga”, ha aggiunto.

 

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