La vendetta di Putin, missili su Kiev e tutta l’Ucraina

Kiev, Leopoli, Ivano-Frakivsk, Dnipro, Odessa. Una dopo l'altra, la vendetta di Vladimir Putin per l'attacco al ponte di Crimea si abbatte sulle ci

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Kiev, Leopoli, Ivano-Frakivsk, Dnipro, Odessa.

Una dopo l’altra, la vendetta di Vladimir Putin per l’attacco al ponte di Crimea si abbatte sulle città dell’Ucraina.

Una raffica di 83 missili e 17 droni kamikaze lanciati su due terzi delle regioni del Paese, con almeno 14 morti e 97 feriti, infrastrutture strategiche distrutte, blackout di massa, incendi ed esplosioni e il terrore che dopo mesi torna nel cuore della capitale. L’inferno scatenato dalla Russia dopo l’attacco alla penisola simbolo delle annessioni, per cui lo zar ha pubblicamente accusato i servizi di Kiev, fa ripiombare l’Ucraina nel baratro dopo settimane di speranza per i successi della controffensiva nell’est e a sud.

“Si tratta del secondo attacco missilistico massiccio dopo il 24 febbraio e, probabilmente, del più grande bombardamento della storia in termini di infrastrutture energetiche importanti. Ora può essere chiamato terrorismo energetico, una continuazione del terrorismo nucleare e mi riferisco alla centrale di Zaporizhzhia, continuamente bombardata dai russi”, ha detto il ministro degli Interni ucraino, Denys Monastyrskyi.

“Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra”, ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky, mentre Putin rivendicava “massicci attacchi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina”, definendola al pari di “un’organizzazione terroristica”, e la Difesa di Mosca annunciava che “gli obiettivi dei raid di precisione sono stati raggiunti”. Un’escalation che l’Occidente ha condannato compatto, ribadendo l’impegno a restare al fianco di Kiev finché servirà.

Il presidente americano Joe Biden si è impegnato con Zelensky “a continuare a fornire all’Ucraina il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata. Biden “ha anche sottolineato il suo continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendo la Russia responsabile dei suoi crimini di guerra e e delle sue atrocità”.

La Nato punta a sconfiggere o indebolire la Russia. Lo ha detto l’ambasciatore di Mosca all’Onu Vassily Nebenzia in Assemblea Generale.

“Questi attacchi hanno ucciso e ferito civili e distrutto obiettivi senza scopo militare e mostrano ancora una volta l’assoluta brutalità della guerra illegale di Putin”, ha accusato il presidente americano Joe Biden.

© EPA

Per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, l’Alleanza “continuerà a sostenere il coraggioso popolo ucraino nella lotta contro l’aggressione del Cremlino per tutto il tempo necessario”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha visto nei raid un “cambiamento profondo della natura di questa guerra, mentre l’Italia si è detta “inorridita dai vili attacchi missilistici”. Dal canto suo, Zelensky è tornato a chiedere forniture urgenti di armi pesanti, annunciando la sua partecipazione a una riunione urgente del G7.Mosca però minaccia ancora. Per Putin, se Kiev continuerà a compiere attacchi terroristici sul suolo russo, la risposta sarà ancora più dura. Questi bombardamenti sono solo un “primo episodio” di rappresaglia, ha rincarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, chiedendo il “totale smantellamento” del potere politico ucraino. E intanto, in un crescendo continuo di tensione, dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, Gazprom ha annunciato di avervi trovato nel 2015 congegni esplosivi riconducibili alla Nato.

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