Tornano le grandi zucche di Puglia

«Il bisogno di riconnettersi con la terra all’interno dei campi è una necessità che dopo il Covid in pochi nel mondo agricolo riescono a intercettare

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«Il bisogno di riconnettersi con la terra all’interno dei campi è una necessità che dopo il Covid in pochi nel mondo agricolo riescono a intercettare e a soddisfare». Parola di Giuseppe Savino, figlio di agricoltore, contadino insieme a suo fratello Michele di «Cascina Savino», il più grande campo di zucche da intaglio e da mensa della Puglia. Ventimila metri quadrati di coltivazione di zucche arancioni di varie dimensioni e melagrane biologiche da spremuta, ma anche di girasoli e tulipani allo scandir delle stagioni, proprio nel cuore della campagna foggiana. Promotore di un concetto alternativo di agricoltura che da diverso tempo sostiene attraverso il progetto di ricerca “Vazzap” – «da produzione a ettaro a relazione a ettaro» – Giuseppe ha svolto con il suo gruppo di lavoro un’indagine scientifica nel mondo contadino denominata “Contadinner”. «La fase di ascolto ha coinvolto un migliaio di agricoltori con l’obiettivo di conoscere le reali esigenze del comparto.

Tornano le grandi zucche di Puglia: ecco il campo di Cascina Savino a Foggia

È emersa la voglia di ristabilire un contatto con la natura che si è andato diradando, un rapporto che è fondamentale recuperare perché la terra cura, rigenera, azzera i pensieri e rappresenta una terapia a tutti gli effetti», ha raccontato. E con l’autunno alle porte, dopo l’entusiasmante esperienza dei tulipani e dei girasoli di Puglia, a Cascina Savino è tutto pronto per vivere appieno l’esperienza nel grande campo di zucche dove, in onore della “Tomba della Medusa” dell’antica Arpi che sorge a pochi chilometri dal casale, verrà disegnata una medusa gigante. «L’obiettivo è rendere felici le persone, regalare loro un momento di serenità e farle sentire accolte e a casa, ma soprattutto salutarle con la bellezza negli occhi e tante emozioni», ha detto entusiasta il contadino che, insieme al fratello Michele, è già impegnato nell’iniziativa culturale che durerà fino alla prima settimana di novembre.

Protagonista assoluto il grande campo di zucche arancioni di varie dimensioni e di varie tipologie, dalla Jack O’ Lantern (la classica zucca di Halloween) alle baby zucche per i più piccini, senza dimenticare le buonissime spremute di melagrana biologica. Per curare lo sguardo e il cuore, inoltre, ci sarà anche il “pumpkin patch”, attività organizzata nell’orto di zucche dove grandi e piccini potranno scegliere il proprio frutto da intagliare o da mangiare. Come si svolgono le giornate di avvicinamento alla natura? I visitatori giunti sul posto ricevono le indicazioni per raggiungere il campo dove raccogliere la zucca, vengono successivamente accompagnati nell’anfiteatro di balle di paglia dove – dopo aver ricevuto validi consigli forniti in un laboratorio per grandi e piccoli – si cimentano nell’intaglio della zucca appena raccolta. Attraverso un sentiero, poi, gli ospiti vengono accompagnati nel campo attiguo che ospita quattrocento alberi di melograno per assaggiare una freschissima spremuta preparata al momento. E tante ancora sono le sorprese dal taglio squisitamente culturale e naturalistico. Per le prenotazioni, fanno sapere da Cascina Savino, scrivere all’indirizzo info@cascinasavino.it.

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