In questi giorni le immagini dei cassonetti pieni non sono sfuggite ai cittadini, molti dei quali hanno segnalato il disservizio. E dall’A
In questi giorni le immagini dei cassonetti pieni non sono sfuggite ai cittadini, molti dei quali hanno segnalato il disservizio. E dall’Amiu la risposta è stata semplice: problemi tecnici nei due impianti che a Manfredonia trattano i rifiuti stanno rallentando il servizio di raccolta a Bari. Il caso è esploso nei giorni scorsi con un guasto prima all’impianto per la produzione di cdr, il combustibile derivato dai rifiuti, e poi in quello che procede con il recupero energetico. Al primo l’Amiu conferisce la frazione secca dei rifiuti indifferenziati che vengono raccolti in città. Un’operazione giornaliera che i problemi tecnici ai due impianti hanno ridimensionato, di fatto, con una conseguenza immediata: gli operatori dell’azienda che in città si occupa della raccolta dei rifiuti hanno dovuto rallentare lo svuotamento dei bidoni nei quali i cittadini gettano i sacchetti con l’indifferenziato. Ed è per questo che in molti stanno notando i cassonetti pieni.
Un problema che riguarda soprattutto i quartieri, come il centro cittadino, Madonnella o il Libertà, dove la raccolta porta a porta non è ancora partita e dove quindi i cassonetti di solito vengono svuotati ogni giorno. I rifiuti indifferenziati prodotti nel caploluogo vengono trattati nell’impianto dell’Amiu, prima di essere per una parte smaltiti in discarica e per l’altra, la frazione secca, portati nell’impianto per la produzione di cdr a Manfredonia. In media, al giorno, dall’impianto Amiu di Bari si spostano in direzione Manfredonia dieci camion che trasportano circa 16 tonnellate di rifiuti.
Un numero che in questi giorni si è ridotto drasticamente, fermandosi a circa due viaggi al giorno. In un anno l’impianto di Manfredonia riceve dall’Amiu di Bari e Foggia 135mila tonnellate di rifiuti: un dato destinato quest’anno a essere ritoccato al ribasso, fermandosi alle 95mila tonnellate. Il caso è particolarmente delicato. Ed è per questo che venerdì scorso il direttore generale dell’Ager, Gianfranco Grandaliano, affiancato da quello dell’Amiu Puglia, Antonello Antonicelli, ha convocato i rappresentanti della società Progetto Ambiente (che gestisce l’impianto di produzione di cdr) e quelli di Eta (ovvero l’azienda a cui fa capo invece quello per il recupero energetico).
Perché se in passato erano stati già segnalati problemi legati alla manutenzione di uno dei due impianti, questa volta, il complesso meccanismo di smaltimento dei rifiuti si è inceppato a causa del blocco, per motivi tecnici diversi, prima della struttura che produce cdr e poi di quella che recupera energia. Una catena di guasti che ha contribuito ulteriormente a rallentare lo smaltimento dei rifiuti nelle città di Bari e Foggia. «Abbiamo chiesto spiegazioni», fa sapere Grandaliano. Che in una lettera inviata ai rappresentanti delle due società li ha invitati a risolvere le criticità che in questi giorni hanno portato a un dimensionamento del servizio di Amiu Puglia.
In passato era già capitato che soprattutto per l’impianto gestito dalla società Eta venissero segnalati problemi tecnici o meglio necessità di effettuare manutenzione legate anche alla particolarità delle apparecchiature utilizzate nel ciclo di produzione di energia dal combustibile derivato dai rifiuti. Nel 2018, secondo i dati dell’azienda (che fa capo a Foresight Group e al Gruppo Marcegaglia), l’impianto di Manfredonia ha prodotto 142 tonnellate di combustibile solido secondario. L’impianto che genera cdr e che fa capo al gruppo Cogeam (di cui fanno parte il Gruppo Marcegaglia, la Cisa, Euroenergy e Co.ri.im) in un anno può trattare invece 135mila tonnellate di rifiuti. Dalle due società sono arrivate rassicurazioni all’Ager, ma anche con una rapida risoluzione dei problemi il servizio di raccolta dei rifiuti nel capoluogo pugliese e in quello di Foggia non potrà riprendere subito con i ritmi consueti.
A questo punto saranno necessari alcuni giorni perché il conferimento della frazione secca dell’indifferenziato raccolto in città all’impianto per la produzione di cdr avvenga con i numeri e con i tempi consueti.
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