Apulia Film Commission, si dimette la presidente Dellomonaco. “Decisione presa con grande dolore”

Qualche ora prima che si riunisse l’Assemblea dei soci di Apulia Film Commission per decidere sulla proposta della Regione Puglia, socio di maggioranz

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Tredici arresti, 15 denunce, sequestri di armi ,droga e di uno jammer. E’ il bilancio di una vasta operazione della polizia di Stato in diverse province del Nord della Puglia, in particolare nei centri ad alta densità criminale di Cerignola, Andria e Bitonto, luoghi di spaccio e intimidazioni. Impegnati 400 poliziotti che hanno setacciato il territorio con perquisizioni, rastrellamenti, posti di blocco e controlli . A Cerignola l’operazione si è concentrata nel quartiere noto come “Fort Apache” per le attività di spaccio e ritenuto centro di pianificazione di molti assalti a furgoni portavalori in tutta Italia. Ad Andria l’operazione ha riguardato il quartiere San Valentino, nel recente passato interessato da numerosi incendi dolosi ed intimidazioni realizzate dalla criminalità organizzata andriese. A Bitonto, è stata colpita la zona del Borgo Antico e la zona 167, anche conosciuta come la “Scampia” locale perché interessata da un massivo fenomeno di vendita a cielo aperto di sostanze stupefacenti con capi, vedette e pusher. In tutto sono state 127 le perquisizioni domiciliari compiute e 86 i controlli rivolti ai sottoposti agli arresti domiciliari dai 400 poliziotti , coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine. In azione le Squadre Mobili delle Questure di Bari, Foggia e della provincia Barletta-Andria-Trani, oltre alle Sisco (Sezioni investigative alle dirette dipendenze del Servizio Centrale Operativo) di Bari, Lecce, Napoli, Potenza e Campobasso. Con loro hanno operato anche i Reparti Prevenzione Crimine provenienti da diverse parti d’Italia. Oltre 300 i posti di controllo e 4 quelli di blocco con gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e delle Unità Operative di Primo Intervento.. Sottoposte a controllo più di diecimila persone e piu’ di 5000 i veicoli.Tre le pistole sequestrate, assieme a tre armi da punta e taglio e un chilogrammo di stupefacenti . A Cerignola nel corso dei controlli effettuati presso autodemolitori locali, sono stati sequestrati quasi 9000 pezzi di ricambio di automobili di alta gamma, di sospetta provenienza illecita, pronti per essere rivenduti, di cui più di 6000 all’interno di un solo deposito. Due elicotteri del 9° Reparto Volo della Polizia di Stato hanno garantito la copertura aerea dell’operazione a cui hanno partecipato anche i Commissariati di Cerignola e Bitonto, unità cinofile antidroga e antiesplosivo, la polizia scientifica, la polizia amministrativa e sociale e la polizia stradale.
26 reati in un solo anno.

Qualche ora prima che si riunisse l’Assemblea dei soci di Apulia Film Commission per decidere sulla proposta della Regione Puglia, socio di maggioranza, di commissariare la fondazione, sono arrivate in una lettera le dimissioni della presidente del Cda Simonetta Dellomonaco.

E’ l’epilogo di otto mesi di scontri al vertice di Afc, tra la stessa Dellomonaco e il direttore generale Antonio Parente, sfociata anche in una denuncia penale da parte della presidente nei confronti del suo ormai ex direttore per una presunta aggressione fisica che si sarebbe consumata lo scorso novembre dopo una riunione di lavoro.

Accusa che Parente ha sempre negato ma che gli è costata 10 giorni di sospensione.
    “Oggi – si legge in un passaggio della lettera firmata da Dellomonaco – per quello spirito di servizio rimetto il mio mandato, rassegnando le mie dimissioni perché ritengo che un’azione nobile debba trovare un luogo nobile dove esprimersi.  Con grande dolore prendo atto che questo luogo non lo è più. Non è un posto nobile quello che permette ad un direttore di aggredire una donna, suo presidente, e poi lo lascia continuare impunito”. “La sofferenza di una donna del Sud – conclude – che lotta con tenacia ma che incontra sulla sua strada la resistenza di una mentalità machista che accetta solo logiche di potere e dominazione a tutti i costi. Queste logiche sono un mastodonte di fronte al quale non mi arrenderò mai, ma che oggi mi hanno provata profondamente, ed è per questo che non mi resta altra scelta che tirarmi indietro. Per i gravi episodi da me segnalati, confido nella Magistratura che farà il proprio lavoro”.

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