Carabinieri sventano agguato a un imprenditore: erano andati a trovarlo con una pistola pronta a sparare

L'intervento degli investigatori avrebbe scongiurato l'omicidio del titolare di un'azienda agricola della provincia di Foggia. Venerdì scorso due sogg

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Occhio alla truffa

L’intervento degli investigatori avrebbe scongiurato l’omicidio del titolare di un’azienda agricola della provincia di Foggia. Venerdì scorso due soggetti a bordo di uno scooter, una con una pistola calibro 765 con il colpo in canna nel marsupio e 3500 euro in contanti, si sono recati in azienda per raggiungere l’imprenditore, ma non hanno fatto i conti con i carabinieri intervenuti immediatamente sul posto. Nella fuga, uno dei due, il 30enne Giuseppe Bruno, è arrestato, l’altro è riuscito a scappare. L’uomo è stato arrestato per possesso illegale di un’arma, resistenza a pubblico ufficiale ed evasione.

Per il gip che ha convalidato l’arresto, Antonio Sicuranza, “è verosimile che Bruno e l’ignoto complice avessero ricevuto l’incarico di uccidere l’imprenditore, non potendo interpretare diversamente il fatto che la pistola non solo aveva il colpo in canna ma presentava anche il cane alzato”.Non è la prima volta che le forze di polizia sventano un possibile attentato ai danni di un imprenditore Foggiano. Era già accaduto il 26 giugno scorso scorso quando la squadra mobile sventò un agguato ai danni di Antonio Fratianni imprenditore edile alla periferia di Foggia ordinato dal clan Francavilla per la presunta mancata restituzione dei “soldi sporchi” ricevuti e che avrebbe dovuto reinvestire. Per quel progetto di morte il 22 luglio, su disposizione della Dda di Bari la squadra mobile ha fermato 7 foggiani, tra cui Emiliano Francavilla al vertice dell’omonimo clan. Lo stesso Fratianni venne poi arrestato perchè accusato del duplice tentato omicidio avvenuto il 2 marzo scorso a Nettuno ai danni dell’altro capo clan Antonello Francavilla (fratello maggiore di Emiliano) e del figlio di appena 15 anni.

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