Né nastri colorati né palloncini da far volare nel cielo. E ai trasgressori una multa da 25 a 500 euro. È il contenuto dell’ordinanza firmata dal sind
Né nastri colorati né palloncini da far volare nel cielo. E ai trasgressori una multa da 25 a 500 euro. È il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Castro, Luigi Fersini, con la quale l’amministrazione dispone il divieto alla cittadinanza dell’utilizzo di nastri colorati e palloncini (in gomma o altro materiale simile) riempiti con gas più leggeri dell’aria, a meno che questi ultimi non siano dotati di un supporto che impedisca loro di sollevarsi in aria.
L’ordinanza del sindaco
«Siamo da sempre impegnati nella tutela dell’ambiente e del mare – ha dichiarato il vicesindaco di Castro, Alberto Antonio Capraro –. Siamo stati il primo Comune costiero in Puglia ad essere certificati come Comune libero dalla plastica e quindi abbiamo accolto l’invito di Plastic Free per vietare l’utilizzo di palloncini che poi inevitabilmente finiscono spesso in mare, soprattutto nei Comuni rivieraschi: esplodendo, i frammenti di palloncini creano danni incalcolabili sia per il mare che per l’ecosistema marino».E già, perché i palloncini e i loro frammenti costituiscono una minaccia seria per foche, tartarughe e uccelli marini: secondo una ricerca dell’Università di Wales Swansea, nel Regno Unito «i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno lo stomaco delle tartarughe marine analizzate». Ecco perché il Comune di Castro ora ha deciso per la stretta. E sulla stessa “trincea” – stop ai palloncini nel cielo – sono già schierate altre località turistiche in Italia. Prima fra tutte Tropea.
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