Raid nei campi in provincia di Foggia con i cinghiali che divorano e distruggono intere colture, aggravando lo scenario di crisi delle aziende agricol
Raid nei campi in provincia di Foggia con i cinghiali che divorano e distruggono intere colture, aggravando lo scenario di crisi delle aziende agricole strette tra crollo dei raccolti a causa della siccità e il caro energia con l’aumento esponenziale dei costi di produzione. E’ l’ennesima denuncia di Coldiretti Puglia, dopo le scorribande dei cinghiali nei campi di broccoletti tra Rignano Garganico e San Marco In Lamis, per cui è urgente che gli ATC individuino e costruiscano i distretti di gestione e i settori di prelievo, dopo la delibera della Giunta della Regione Puglia che ha approvato il disciplinare per la gestione della “Caccia di Selezione” a cinghiali, cervidi e bovidi in Puglia, fortemente voluto dalla Coldiretti che ha contributo a scriverne le linee guida, che permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, ai cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a patto che siano appositamente formati.La proliferazione senza freni dei cinghiali sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico. I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti. Intanto, alcuni giorni fa, si è tenuto in Prefettura di Foggia il tavolo istituzionale sull’emergenza cinghiali, convocato dal Prefetto su sollecitazione dello scrivente e dei sindaci di Lesina e Cagnano Varano.
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