Più agenti e piano della sicurezza urbana, Boccia e Piemontese chiedono al Prefetto di agire contro la mafia

“Il voto utile è per il Pd perché chi vota Pd vota per la legalità”. È netto Francesco Boccia, capolista Pd al Senato in Puglia, che oggi insieme all’

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“Il voto utile è per il Pd perché chi vota Pd vota per la legalità”. È netto Francesco Boccia, capolista Pd al Senato in Puglia, che oggi insieme all’altro capolista alla Camera Raffaele Piemontese ha fatto visita al nuovo prefetto di Foggia Maurizio Valiante per parlare con lui del tema della sicurezza e della criminalità in Capitanata. I risultati imponenti della squadra Stato non impediscono alla mafia di agire e di turbare la cittadinanza anche in momenti ludici e festosi, come accaduto al luna park di Manfredonia. Al prefetto i due dem hanno chiesto attenzione e un maggior quantitativo di uomini per presidiare il territorio.

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“Distruggere la mafia a Foggia significa poter dare economia alla nostra provincia, perché la mafia è povertà. Il punto principale da cui partire è abbatterla”, ha detto il vicepresidente della Regione in conferenza stampa insieme alle due candidate dei collegi uninominali, Valentina Lucianetti e Teresa Cicolella.

“Sono andate in pensione solo in Polizia 120 unità in provincia di Foggia che hanno raggiunto il limite di età. Non tutti sono stati rimpiazzati. Arrivano uomini e donne dei reparti speciali ma la straordinarietà della situazione foggiana necessita unità stabili. C’è anche un tema che riguarda i maggiori presidi giudiziari, è un territorio vasto con numeri imponenti e i dati del procuratore sono ineccepibili. La politica e gli amministratori hanno il dovere di tenere distanti i criminali. La nostra impostazione è di rigore”, ha continuato Piemontese, ricordando quanto Francesco Boccia sia amico di Foggia.

“Lui è l’uomo che ha evitato il dissesto del Comune di Foggia nel 2012. Se oggi le casse hanno quei numeri lo si deve al salvataggio del dissesto e Boccia fu il parlamentare della Repubblica che ci aiutò”.

Continuano ad essere motivo di campagna elettorale le dichiarazioni di Salvini su Landella . La sua “assoluzione” a mezzo stampa è un’onta per i dem. “Salvini legittima la criminalità, assolve l’ex sindaco come se la Procura e le istituzioni non avessero mai lavorato, trovo questo gravissimo”, ha rimarcato Boccia.

“Noi ricorderemo ogni giorno che stiamo dalla parte dei foggiani. Con Rocco Lisi (ex assessore al Bilancio, ndr) salvammo Foggia in mezzo a tante polemiche. Nessuno pensava che la città potesse essere violentata dallo scioglimento. Ai nostri sindaci chiediamo di denunciare, abbiamo già vinto la battaglia in altre province. Abbiamo spiegato ai figli dei delinquenti che conviene studiare. Quando vedo Bari Vecchia, oggi piena di turisti, dico che abbiamo vinto noi. Noi ci siamo a ripulire questa terra insieme a chi decide di non andare via. Valiante è stato un punto di riferimento già nella Bat. Non potremo mai più consentire alla destra di fare i populisti con chi soffre. La destra quando parla come Salvini è connivente con le infiltrazioni. Se non prende le distanze dalla amministrazione Landella significa che si favoriscono le infiltrazioni”.

Polemica anche sulle candidature calate dall’alto da Lega e Fratelli d’Italia. “Chi viene da Pordenone non la rivedrete più”, ha sottolineato Boccia. Ironico invece Piemontese sulla cattolica meloniana. “Eugenia Roccella non so dove la sono andata a prendere. Avrà visto di Foggia solo il casello autostradale. Noi offriamo candidature del territorio. Votare per noi significa votare per un pezzo di Puglia, non eleggiamo i rappresentanti di Pordenone o di Bologna”.

Ed infatti Boccia ha rilevato: “Teresa e Valentina hanno una storia e un numero civico che i foggiani sanno dove trovare. Al prefetto Valiante abbiamo detto che la nostra comunità dem c’è contro la mafia. Quello che è successo a Manfredonia con dei bambini dà il segno della degenerazione totale che si somma agli omicidi. Monte, Mattinata, Cerignola sono tutte amministrazioni infiltrate da destra. Roccella e Gava sono state imposte da Roma per provare a strappare seggi alla Capitanata. Spero che Roccella, che ha fatto battaglie contro l’aborto e contro le unioni civili, non torni in Parlamento grazie a Foggia”.

Entrambi sottolineano il valore dello strumento dello scioglimento dei Consigli comunali. Boccia cita il caso di Taranto, quando col fallimento furono istituite delle task force per pagare 7mila creditori. “La città non funziona solo con la burocrazia. Ci vogliono norme diverse che consentano una amministrazione più snella”.

Punta tutto sulla legalità Valentina Lucianetti, che ha deciso di aprire un comitato in Via San Severo al confine con Candelaro, in una delle zone più calde e più a rischio della città. “Foggia da bollino nero deve diventare un laboratorio costruttivo di legalità e sviluppo. Quello che è accaduto a Marina di Lesina, a Foggia, a Manfredonia, con sparatorie in mezzo ai bambini crea nel cittadino comune una sensazione di paura diffusa. Il Pd pone dei temi nei territori e crea due strade: quella della politica di prevenzione e della politica di repressione”.

Lucianetti parla di piani di sicurezza urbana, affinché “Foggia non sia città CSI, sulla scena del crimine”. Lettura targhe, illuminazione pubblica, videosorveglianza sono queste le ricette dei dem. Insieme alla geografia giudiziaria. “Foggia è il quarto Tribunale d’Italia di affari trattati. Non c’è una modifica volumetrica delle strutture né uno sviluppo di nuovi presidi di giustizia. Non sono solo gli avvocati a doversi spostare da Rodi a Foggia, anche le forze di polizia perdono tempo. Tempi e spese che la nostra provincia non può permettersi. Ho già sotto mano un emendamento, se Foggia merita attenzione nazionale basterà una modifica temporanea ad un articolo del codice di procedura penale, in modo da dare non una stanza ma le funzioni della Dda qui a Foggia”.

Concreta Cicolella: “Abbiamo vissuto la macchia dello scioglimento a Cerignola. Abbiamo presentato 48 esposti perché percepivamo che la macchina non funzionava bene. Ma resta il problema della tecnostruttura. Il sindaco dello scioglimento non può ripresentarsi alle elezioni. criminalità che si infiltra è quella che ha i soldi, che fa appalti nell’edilizia, versa ecoballe nelle campagne”.

 

 

fonte IMMEDIATO

 

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