Infermieri idonei ‘scavalcati’ dai precari del Covid-19: “Ignobile, ci avete dimenticato”

Un gruppo di infermieri della provincia di Foggia, risultati idonei in varie graduatorie in tutta Italia chiede aiuto al Ministro della Salute Roberto

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Un gruppo di infermieri della provincia di Foggia, risultati idonei in varie graduatorie in tutta Italia chiede aiuto al Ministro della Salute Roberto Speranza. Lo fanno con una lunga missiva fatta recapitare direttamente al leader di Articolo Uno, candidato nel Pd alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. “E’ ignobile stabilizzare per Covid-19, noi siamo stati dimenticati”, lamentano gli infermieri.

Nella lettera viene descritta “la situazione che si è creata dando la possibilità alle aziende ospedaliere di stabilizzare i precari Covid19, cioè coloro i quali hanno conseguito (da precari fortunati) i famosi 18 mesi in piena pandemia”; spiegano. “Tanti professionisti che intanto avevano superato un normale concorso pubblico previsto dalla costituzione, ad oggi, in tutta Italia, si vedono scavalcati dalla stabilizzazione dei precari Covid19 i quali non hanno superato alcun concorso e che non sono mai andati via dalla propria terra”.

“Tali professionisti speravano tanto nello scorrimento delle graduatorie che, si ribadisce, stanno per essere scavalcate dai precari 18 mesi. Ad oggi siamo in tantissimi (soprattutto del sud e che ora ci ritroviamo al nord dove abbiamo superato concorsi pre-pandemia, in quanto il sud prima della pandemia bandiva pochissimi concorsi offrendo poche possibilità lavorative) che vincolati al nord non abbandoniamo la speranza di rientrare nelle nostre case, ovvero dai nostri familiari dopo tanti sacrifici. Anche noi al nord abbiamo fronteggiato la pandemia da Covid19 ma ad oggi non siamo stati premiati…anzi”, lamentano.“Per non parlare di coloro che non hanno diritto alla stabilizzazione: a cui mancano pochi giorni per raggiungere i 18 mesi, perché assunti tramite agenzia interinale o di coloro che lavorano con partita iva. Se avessimo saputo che la pandemia avrebbe prodotto tali risultati noi tutti avremmo abbandonato il nostro posto fisso al nord per fiondarci e accettare incarichi Covid al sud ma questa è un’altra storia. Ora diciamo che i precari Covid vanno premiati ma anche noi dobbiamo esserlo. Per tamponare tale ingiustizia con la presente si chiede la proroga ad esaurimento delle graduatorie concorsuali in atto, altrimenti a nulla è servito aver superato il concorso della vita che ci consentirebbe di rientrare nella nostre case meritatamente”, concludono.

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