Sono passati diversi mesi dalla proclamazione di Gianni Rotice – Sindaco di Manfredonia, ma la sua guida oltre ad essere incerta è anche condita d
Sono passati diversi mesi dalla proclamazione di Gianni Rotice – Sindaco di Manfredonia, ma la sua guida oltre ad essere incerta è anche condita da ripetuti scivoloni. In più occasioni ha dimostrato di non riuscire a stare sulle questioni, ma quando si trova in difficoltà prova a far passare agli occhi dei sipontini che si tratta solo di polemiche sterili, relegando l’opposizione ad un ruolo fastidioso e contro gli interessi della città.
In realtà, come minoranza stiamo dimostrando di svolgere seriamente il nostro ruolo di controllo sull’operato dell’amministrazione, tant’è che proprio in questi giorni abbiamo posto l’accento su un fatto di assoluta gravità: l’aver spostato gli spettacoli della festa patronale in piazzale Maestri d’Ascia, location inadatta ad accogliere grandi eventi per questioni di sicurezza.
A tal proposito, incredibilmente il sindaco ha dichiarato in un suo post del 24 agosto scorso: “Nessun abbandono di Piazza Duomo che è e resta il cuore delle celebrazioni religiose. Per questioni logistiche e di nuove normative in materia di safety&security, il Comitato ha ritenuto opportuno svolgere solo gli spettacoli in Piazza Maestri d’Ascia (con i prospicienti Lungomare N. Sauro e Piazza Diomede che nei giorni 31 agosto e 1° settembre consentiranno una maggiore e più agevole capienza di spettatori, nonché ai fini della viabilità)”.
Ma il nostro primo cittadino conosce la normativa sulla Safety & Security? Giova ricordare a tutti che, prima di essere sindaco, Gianni Rotice è anche laureato in ingegneria e non gli dovrebbe sfuggire che le sue considerazioni sono prive di fondamento.
Applicando il Decreto Ministeriale del 19.08.1996 è del tutto evidente l’esatto opposto a quello che sostiene Rotice, poiché utilizzando per le due piazze lo stesso indice di affollamento pari a 2 persone per mq, emerge che per Piazza Maestri D’Ascia (superficie della piazza mq. 2290) il massimo affollamento è di 4.580 persone, mentre per Piazza Giovanni XXIII (superficie della piazza mq. 2400) il massimo affollamento è di 4.800 persone. Ma al di là dei ‘numeri’, un dato importantissimo è che in piazza Maestri D’Ascia ci sono solo due uscite di sicurezza (e neanche contrapposte come prevede la legge), il che la pone a rischio alto, mentre piazza papa Giovanni XXIII ha ben 6 uscite (oltre agli ingressi) e quindi in numero 3 volte maggiore ed il rischio è medio.
Io non sono un ingegnere come il sindaco, né un tecnico, ma ho deciso di approfondire la questione per il ruolo da Consigliera che ricopro e che mi fa sentire in dovere di tutelare i miei concittadini. Ebbene, dopo aver visionato il verbale della Commissione di Vigilanza Comunale inerente le manifestazioni tenutesi in piazza Maestri d’Ascia per il Carnevale estivo, ho appreso che erano emerse numerose criticità proprio relative alle questioni di sicurezza pubblica e tra queste spicca la mancanza di un un numero adeguato di uscite di sicurezza, oltre all’assenza di un sistema per il controllo del numero di persone e l’individuazione di una postazione per disabili.
Il verbale delle manifestazioni di Carnevale, tra cui lo spettacolo con Malgioglio del 24 luglio, si conclude così: “Tanto precisato la Commissione ritiene di non poter esprimere alcun parere in merito alla manifestazione in oggetto indicata, nelle more della documentazione integrativa innanzi precisata che dimostri il rispetto di quanto sopra evidenziato”. Da quanto mi risulta, la documentazione integrativa non sarebbe mai giunta, ma mi auguro di essere smentita perché sarebbe gravissimo aver messo a repentaglio la sicurezza di migliaia di persone, permettendo lo svolgimento di manifestazioni in assenza delle relative autorizzazioni in materia di sicurezza e mentendo alla cittadinanza su un argomento così delicato in un video successivo all’evento.
Non serve aggiungere molto o troppo, piazzale Maestri D’Ascia, seppur bellissima e suggestiva, è inadeguata per eventi con importanti presenze di pubblico e bisognava scegliere un altro luogo più sicuro per tutti.
Rotice si rassegni alla critica e alla contrapposizione ed eviti di cadere in contraddizioni, le questioni poste sulla festa patronale sono molto serie e dovrebbero riguardare tutti noi, senza essere liquidate con superficialità o peggio ancora bollate come fuori luogo.
Abbiamo bisogno di essere tutelati e non di chiacchiere e distintivo. Anzi, di chiacchiere senza nemmeno il distintivo.
Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia
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