Sanità Senza… i cittadini non necessari. La quarta dose snobbata e superflua.

I medici di famiglia non rispondono o non sanno nulla. Per chi si arrende di fronte alle difficoltà di collegamento informatico, è possibile preno

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I medici di famiglia non rispondono o non sanno nulla. Per chi si arrende di fronte alle difficoltà di collegamento informatico, è possibile prenotarsi alle ore 12 presso il Cup…

Questa l’indicazione fornita dalle farmacie. Il 27 luglio, una delle giornate più calde, mi reco a prenotare al Cup la quarta dose. Tutto chiuso. Mi avvio verso i luoghi del distretto sanitario di Manfredonia. Qualche porta aperta: “Dovete andare sopra, al secondo piano”. “Lì, possono prenotarvi o altrimenti venite quando vaccinano il giovedì, presentatevi alle 15,30…  Se ci sono delle dosi!” “Ma altrove, in altre Regioni, comunicano ai soggetti anziani la prenotazione”.

Al secondo piano, la porta è chiusa, divieto di suonare… Attesa che qualcuno passi, si sentono voci, oltre la porta, conversazioni… Suono, una prima, una seconda, una terza volta. In fondo chiedo solo un’informazione o la prenotazione! Decido di allontanarmi, e rinunciare alla vaccinazione; poi vedo un infermiere aprire la porta: “Ve lo avevo detto… alla seconda porta. Andate lì”. Nella prima stanza continuano a conversare. La seconda porta è aperta, non mi fanno entrare, stanno parlando tra loro, poi una signora gentile esce fuori e dice che si prenota solo sulla piattaforma regionale. Poche le dosi per settimana…

“Il volto della Repubblica”, il presidente Mattarella così ha definito i dipendenti pubblici. Come è possibile stare dentro, sentire suonare e non farsi prendere dalla curiosità di sapere chi suona, cosa cerca? Porte chiuse, assenza di informazioni, cittadini trattati con diffidenza. Si ha la sensazione che si lavori in tante bolle chiuse e separate, nessuno sa nulla di altri. Qualcuno che si incontra nei corridoi guarda altrove,  né chiede, né si interessa…

Un organismo complesso l’Asl. Come altri settori… Giorni fa ho incontrato un ex alunno del Liceo, un bravo artigiano, parlava positivamente degli anni del Liceo. Non ricordava i nomi di alcuni insegnanti, ricordava i bidelli. Figure di collegamento, di piccole complicità, fonti di informazioni… Ai servizi sociali si ricevevano decine e decine al giorno (5000 in un anno), grande caos… Era impensabile, però, che non si rispondesse al telefono. O che non si ricevesse il pubblico. Qualcuno pensò di mettere una “cancellata” per impedire che la gente salisse… “Quello è un brutto ambiente”, disse un consigliere comunale. Una scelta stupida che fu smantellata su richiesta della sovrintendenza (Palazzo Orsini è edificio storico). C’è sempre fastidio verso il pubblico, i cittadini sono fastidiosi… Tutti (funzionari pubblici, medici, docenti, forze dell’ordine, dirigenti…) devono ricordarsi che, se essi lavorano, è perché ci sono cittadini che esprimono dei bisogni.

La quarta dose è irrilevante per l’Asl. Da Modena amici e parenti mi dicono che a loro, a casa loro, arriva la comunicazione della prenotazione. Vedo gli assembramenti senza mascherine. Molti fanno i tamponi autonomamente e non comunicano all’Asl. Una coppia è positiva, ma non può mancare al carnevale estivo e alla serata con Malgioglio. “Tanto come l’abbiamo preso noi, lo prendono anche gli altri!”.

“A Foggia l’incidenza più alta di tutta la Puglia… è tra le tre provincie più colpite del Centro e del Sud Italia” (Parole di Vitangelo Dattoli, responsabile Covid, pronunciate un anno fa). Affermazioni che trovano conferma un paio di mesi dopo con l’aggiornamento dei dati Istat sui decessi. Quelli del 2020. Quando il Sud è stato colpito nella prima parte dell’anno marginalmente, mentre dalla fine di ottobre e fino alla primavera del 2021 ha subito in pieno la cosiddetta seconda o terza ondata.

I decessi in Capitanata per Covid sono, nel 2020, 1315. A Manfredonia, 139. Percentuali molto alte. Aspettiamo i dati del 2021. Numeri notevoli, che chiamano in causa diverse responsabilità. Convivere con il Virus si può e si deve, ma con le giuste informazioni. Ricordo la figura di un medico dell’ASl, che amava le statistiche, i confronti, la ricerca socio-sanitaria. Oronzo Furio. Era consigliere comunale, gravemente malato, fino alla fine (2007) i suoi interventi si distinsero per puntualità, precisione, competenza.… Ora vivremo l’ansia dell’autunno, con le cure domiciliari carenti come all’inizio della pandemia, e la riforma dei medici di famiglia sempre in alto mare…

 

Paolo Cascavilla

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