Le cozze al primo posto, ma anche crostacei e pesci che vivono sui fondali marini. Sono questi, nell’ordine, gli alimenti più comuni attraverso i
Le cozze al primo posto, ma anche crostacei e pesci che vivono sui fondali marini. Sono questi, nell’ordine, gli alimenti più comuni attraverso i quali gli esseri umani fanno il pieno di microplastiche. E, nonostante siano certi i danni per la salute, le ricerche hanno ancora tanta strada da fare, a incominciare da una standardizzazione di misure e «qualità» dei frammenti. La ricerca pubblicata pochi giorni fa da «Elsevier» (in inglese) reca la firma di tre studiosi della University College di Dublino: Zhihao Yuan, Rajat Nag ed Enda Cummins («Scuola di Ingegneria dei Biosistemi e degli Alimenti). Si intitola «Human health concerns regarding microplastics in the aquatic environment – From marine to food systems» («Preoccupazioni per la salute umana relative alle microplastiche nell’ambiente acquatico – Dai sistemi marini a quelli alimentari»)
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