Freno a mano sul commercio in Puglia, e in tutto il Mezzogiorno, più che altrove. «Il reddito medio al Sud è inferiore del 55% rispetto al Nord, m
Freno a mano sul commercio in Puglia, e in tutto il Mezzogiorno, più che altrove. «Il reddito medio al Sud è inferiore del 55% rispetto al Nord, ma a parità di tassazione. Vuol dire che le famiglie, prima di varcare la soglia dei negozi, fanno i conti della serva e centellinano persino i centesimi», commenta Carlo Saponaro, decano del commercio barese e componente del Consiglio nazionale di Federmoda-Confcommercio.
L’impennata dei prezzi energetici sta rivelando i primi effetti, con l’inflazione che erode una buona parte della spesa dei nuclei familiari: se si considera l’incremento in valore delle vendite rispetto allo scorso anno, per circa la metà – 4 punti percentuali – è dovuto proprio all’aumento dei prezzi. E anche i negozi tornano a soffrire: nonostante una crescita sull’anno del +10,1% in valore (pari a circa il +6% in volume), ad aprile le piccole superfici vedono diminuire del 3% le vendite sul mese precedente
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