In Puglia, la mobilità nel prossimo futuro sarà sempre più in chiave ecologica e subirà profondi cambiamenti grazie all’evoluzione delle tecnologi
In Puglia, la mobilità nel prossimo futuro sarà sempre più in chiave ecologica e subirà profondi cambiamenti grazie all’evoluzione delle tecnologie, alla crescente sensibilità ambientale e al cambiamento delle abitudini degli utenti stessi.
Presentata alla stampa questa mattina la proposta di Piano Attuativo 2021-2030 del Piano Regionale dei Trasporti, adottato con DGR n. 754 del 23.05.2022, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, del Direttore del Dipartimento Mobilità, Vito Antonio Antonacci, della dirigente della Sezione Infrastrutture per la Mobilità, Irene Ditria, e del consulente alla redazione del Piano, Stefano Ciurnelli. Un Piano che interessa l’intero territorio regionale, con obiettivi di breve, medio e lungo periodo che confermano una programmazione dei trasporti orientata alla sicurezza, all’utilizzo di moderne tecnologie e all’intermodalità.
“Il processo di redazione del Piano Attuativo è frutto di un lavoro di squadra piuttosto complesso perché abbiamo dovuto aspettare la fine del ciclo di programmazione 2014-2020, tenere dentro tutti i progetti finanziati dal PNRR e dagli Accordi di programma con RFI e Anas, adeguarci alle nuove condizioni abilitanti definite dalla Commissione europea – ha spiegato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile -, prerequisiti che devono essere assolti per poter ottenere i finanziamenti. L’iter ha previsto prima l’approvazione in Giunta degli obiettivi e delle strategie definite dalla programmazione nazionale e comunitaria, poi l’adeguamento degli altri piani regionali che rientrano nel PRT, cioè quello delle Merci e della Logistica e quello della Mobilità ciclistica.”
“Naturalmente la visione portante del PA è il collegamento del sistema regionale con le reti europee TEN-T, i suoi corridoi multimodali e i relativi punti di accesso (poli di commutazione) che essa serve direttamente: Foggia, Barletta, Bari, Taranto, Brindisi, Lecce – aggiunge l’assessore -. Questo ci ha permesso di ragionare per province, in modo da prestare attenzione alla dotazione infrastrutturale di servizi sull’intero sistema regionale di trasporto”
“Il PA contiene tutto – continua l’assessore -, cioè interventi infrastrutturali, su strade e ferrovie, guardando alla mobilità sostenibile, all’utilizzo di nuovi mezzi elettrici, ibridi e a idrogeno, e alle nuove tecnologie come il BRT (Bus Rapid Transit). Proprio per il BRT abbiamo deciso di attivare sei linee, di cui due già finanziate dal PNRR su Bari e Taranto, per colmare l’assenza della rete ferroviaria o una sua insufficiente copertura della domanda. E poi abbiamo ragionato sul trasporto merci, per rendere sempre più efficiente il trasporto su ferro piuttosto che su gomma, così come sul trasporto passeggeri mettendo in connessione stazioni ferroviarie, porti e aeroporti.”
Il Piano Attuativo contiene progetti già finanziati con il PNRR e con il Fondo Complementare, fonti di finanziamento che soddisfano il primo scenario temporale di breve periodo (2026). Nel medio periodo, al 2030, si inseriranno progetti finanziati con il POR FESR 2021-2027 e il PNIEC, fino ad arrivare a progetti di lungo periodo al 2050 per il conseguimento degli obiettivi del Green New Deal europeo di cui alla proposta di Piano per la Transizione Ecologica.
“Quello della Puglia è il primo Piano fatto secondo le nuove richieste della Comunità europea – ha aggiunto Ciurnelli -, ha una visione di ampio respiro sul futuro dei trasporti e presta grande attenzione a sicurezza, consumo suolo e utilizzo di nuove tecnologie. Un Piano innovativo e qualificante”.
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