Sono tre le aree, al largo dei porti di Bari, Brindisi e Manfredonia, individuate dalla Regione Puglia in cui si potranno installare impianti off
Sono tre le aree, al largo dei porti di Bari, Brindisi e Manfredonia, individuate dalla Regione Puglia in cui si potranno installare impianti off shore per la produzione di energia. E’ quanto emerge dalla delibera di Giunta illustrata oggi nella commissione consiliare competente e che contiene la Pianificazione dello spazio marittimo dell’area Adriatico e Ionio e Mediterraneo Centrale. L’individuazione delle tre aree non significa che altre zone siano interdette, perché la competenza in materia resta sempre in capo al governo nazionale che decide le aree dopo una Valutazione d’impatto ambientale.
Per quanto riguarda la fascia adriatica, entro le tre miglia nautiche, il Piano pugliese individua l’uso prioritario turistico, paesaggistico e naturalistico. Per l’area a mare distante oltre le 3 miglia e all’interno delle 12 miglia sono state individuate, sulla base di considerazioni di natura paesaggistica, le zone del Gargano e del Salento come aree su cui rafforzare la tutela dal punto di vista paesaggistico per scoraggiare l’insediamento di infrastrutture off shore per la produzione di energia. Al di fuori di tali aree sono state individuate delle fasce a distanza compresa tra le 10 e le 12 miglia alle quali è stato attribuito l’uso generico e che potranno essere destinate a insediamenti off shore per la produzione di energia. «La delibera sullo spazio marittimo – dichiara il presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati – non decide i luoghi ove è vietato installare gli impianti di eolico offshore, per la ragione molto semplice che non può farlo. E questo è stato detto con chiarezza oggi in Commissione dai dirigenti regionali».
REDDITO ENERGETICO AL VIA IN PUGLIA DAL 25 MAGGIO
In Puglia parte il Reddito energetico, dal 25 maggio infatti per i cittadini sarà possibile presentare la domanda per l’installazione degli impianti. E’ la prima Regione in Italia ad averlo istituito. L’intervento è stato presentato questa mattina a Bari dal governatore Michele Emiliano, dal deputato del M5S, Riccardo Fraccaro, dall’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci e da assessori e consiglieri pentastellati.
Il progetto prevede che possano presentare la domanda i nuclei familiari con Isee inferiore a 20mila euro, sono stati stanziati in tutto 6,8 milioni di euro. L’Avviso prevede un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 8.500 euro per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo. La misura intende favorire la progressiva diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali, attraverso interventi in favore di utenti in condizioni di disagio socio-economico. Grazie quindi al sostegno regionale sarà possibile coprire i costi per l’acquisto e l’installazione, nella propria abitazione, di un impianto per la produzione di energia elettrica e termica dal rinnovabile, compreso l’eventuale sistema di accumulo dell’energia elettrica. Il surplus energetico prodotto servirà ad alimentare la misura e quindi ad assegnare le risorse ad altri beneficiari.
«Il Reddito energetico è una misura che potrebbe rendere l’Italia più indipendente dal punto di vista energetico. Speriamo, quindi, che anche le altre regioni possano fare la stessa cosa»: lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presentando questa mattina il Reddito energetico che parte il 25 maggio.
Il Reddito energetico è rivolto a nuclei familiari con Isee inferiore a 20mila euro. E’ previsto un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 8.500 euro per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo. L’obiettivo è favorire la progressiva diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali. Grazie quindi al sostegno regionale sarà possibile coprire i costi per l’acquisto e l’installazione, presso la propria abitazione, di un impianto per la produzione di energia elettrica e termica dal rinnovabile, compreso l’eventuale sistema di accumulo dell’energia elettrica. Il surplus energetico prodotto servirà ad alimentare la misura e quindi ad assegnare le risorse ad altri beneficiari.
«Il Reddito energetico – ha evidenziato Emiliano – è stato un elemento chiave dell’alleanza tra la coalizione per la Puglia, che è qualcosa di diverso dal centrosinistra, e il M5S. Ed è una delle cose di cui sono particolarmente orgoglioso. Con gli impianti le famiglie potranno autoprodurre energia ma contemporaneamente l’energia in surplus, non utilizzata, sarà immessa e venduta sul mercato». «Con quello che si guadagnerà con l’immissione nella rete – ha concluso – si ricostituirà il fondo e lo si allargherà man mano che questa misura avrà bisogno di altri finanziamenti».
«La presenza in Puglia di Riccardo Fraccaro per parlare di Reddito energetico testimonia ancora una volta quanto sia importante questa misura, che a tre anni dall’approvazione della legge regionale voluta dal M5S è diventata realtà. Parliamo di uno dei punti alla base del nostro ingresso in maggioranza, che consideriamo fondamentale per migliaia di famiglie, e continueremo a lavorare per portare a casa tanti altri risultati utili per i pugliesi». Lo dichiara il gruppo del M5S pugliese in Consiglio regionale dopo la presentazione della misura. «Dal 25 maggio – dicono – sarà possibile presentare la domanda di prenotazione per accedere alla misura che ha una dotazione finanziaria di quasi 7 milioni di euro. Ora è importante che tutti ne conoscano le opportunità: grazie al Reddito energetico i cittadini diventeranno infatti produttori di energia, con una notevole diminuzione dei costi delle bollette attraverso la possibilità di accedere all’installazione gratuita di impianti rinnovabili sui tetti e di autoconsumare gratuitamente l’energia prodotta. Parliamo di una novità assoluta di cui tutti i cittadini devono essere informati. Organizzeremo incontri sui territori assieme a Riccardo Fraccaro».
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