Sette condanne in appello comprese da 2 a otto anni di reclusione. Si tratta degli arrestati dell’aprile 2019 nel blitz ‘Ultimo avamposto’, per il
Sette condanne in appello comprese da 2 a otto anni di reclusione. Si tratta degli arrestati dell’aprile 2019 nel blitz ‘Ultimo avamposto’, per il reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti sull’asse Puglia-Abruzzo, tra Foggia, Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Pescara e Francavilla al Mare. In quella occasione furono arrestati dieci soggetti.
Due anni e sei mesi per Stefano Caldarelli classe 1982 di Pescara, tre anni per Andrea Scaglione classe 1994 di Atri, tre anni e sei mesi per Wanda Campaniello classe 1986 di Foggia, tre anni e otto mesi per Alessandro Mastrorazio classe 1978 di Foggia, sette anni, un mese e dieci giorni per Claudio Iannoli classe 1976 e Gaetano Renegaldo classe 1978 di Manfredonia. La pena più severa è stata inflitta dai giudici della terza sezione della Corte d’Appello di Bari nei confronti di Luciano De Filippo: per il classe 1971 di Foggia otto anni di reclusione. Per tutti è stato escluso il traffico di droga.
Durante la conferenza stampa sui dieci arresti del 20 aprile 2019, l’ex questore di Foggia Mario Della Cioppa, aveva sintetizzato così l’operazione: “Con oggi abbiamo quasi portato a termine la decapitazione della criminalità su Vieste”. Era stato scoperto un traffico di droga ingente, per lo più marijuana e cocaina, che trovava sfogo anche nelle piazze del vicino Abruzzo, essendo il territorio foggiano troppo pressato dai controlli delle forze di polizia.L’indagine era partita nell’estate del 2017, in seguito degli omicidi di Omar Trotta a Vieste e al quadruplice omicidio di Mario Luciano Romito, del cognato e dei due agricoltori, vittime innocenti, assassinati in agro di San Marco in Lamis
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