Crolla mercato dell’auto, ad aprile -33% in Italia

Incentivi promessi, ma non ancora «caduti» sul mercato. Appesi alla validazione della Corte dei Conti che analizza le coperture economiche (a cari

Quasi 4 milioni di Bimbi vivono in zone svantaggiate
Opere incompiute in Puglia: l'elenco „La provincia di Foggia maglia …
Vieste tra le 10 città più ricercate su Google

Stellantis crolla ancora, ad aprile vendite giù del 41%

Incentivi promessi, ma non ancora «caduti» sul mercato. Appesi alla validazione della Corte dei Conti che analizza le coperture economiche (a carico dello Stato) e li approva (o meno) a seconda delle ricadute sui conti pubblici. Questa vacatio però produce una sospensione prolungata degli acquisti di nuove vetture che mette ancor più sotto pressione il mercato dell’auto, in picchiata anche nel mese di aprile. Sono numeri da anni ‘60 quando comprare un’auto era questione da ricchi. Le immatricolazioni crollano a 97.339, con una riduzione del 32,98% sullo stesso mese del 2021. Nel primo quadrimestre lo smottamento è lievemente più contenuto: del 26,5%, secondo i dati comunicati dal ministero dei Trasporti. Il campione nazionale Stellantis, con i suoi stabilimenti in Italia, fa persino peggio del mercato: ad aprile ha venduto 34.504 auto, il 41% in meno dello stesso mese del 2021. Con una quota che scende al 35,4% a fronte del 40,3% di aprile di un anno fa.Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, che rappresenta i concessionari, lamenta «l’esclusione delle aziende dal godimento dei contributi statali, perché le imprese sono capaci di promuovere il rinnovo del vetusto parco circolante» più di singoli consumatori. Ritenendo urgente la necessità di «reintrodurre strumenti normativi per l’acquisto in leasing di veicoli commerciali». rivedendo «l’attuale termine dei 180 giorni per completare le pratiche di prenotazione degli ecobonus». Perché gli attuali tempi di consegna — che si sono dilatati per la carenza di materie prime come i microprocessori — mette a rischio il riconoscimento dei sussidi all’acquisto. Anche Michele Crisci, numero uno di Unrae, che tutela gli interessi delle case automobilistiche estere, ritiene sia urgente «accelerare sugli incentivi».

COMMENTI

WORDPRESS: 0