Lotta al caporalato in agricoltura: assegnati 200 milioni del Pnrr

Ripartiti 200 milioni di euro ai Comuni per il superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli, obiettivo della “Missione 5 Inclusion

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Ripartiti 200 milioni di euro ai Comuni per il superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli, obiettivo della “Missione 5 Inclusione e Coesione” del Pnrr, per la realizzazione di soluzioni alloggiative dignitose destinate ai lavoratori del settore agricolo. Lo prevede il decreto n.55 firmato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando che assegna le risorse, nell’ambito della lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo. «lo sviluppo di insediamenti irregolari è terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali», spiega il ministero, e «rendere più precarie le condizioni di vita dei lavoratori».

Il Piano strategico contro il caporalato

L’intervento del decreto ministeriale è attuativo del Piano strategico contro il caporalato in agricoltura e la lotta la lavoro sommerso, varato nel 2020 ed è parte di una più generale strategia di contrasto al lavoro sommerso, in osservanza delle raccomandazioni della Commissione Europea, che comprende anche l’aumento del numero degli ispettori del lavoro e la recente sanatoria per i lavoratori agricoli e domestici irregolari. Il ministero del Lavoro annuncia che «con successivi provvedimenti, in accordo con le amministrazioni regionali e locali, si procederà alla definizione delle procedure per l’assegnazione delle risorse e si definiranno le modalità per la presentazione e approvazione delle progettazioni degli interventi».

La Puglia in pole position per l’assegnazione delle risorse

Nella distribuzione delle risorse, erogate in base ad indicatori come quota variabile di presenze di cittadini stranieri, anzianità degli insediamenti e iniziative avviate per il superamento degli insediamenti, tra i primi cinque comuni troviamo: in Puglia il comune di Manfredonia (Fg) con 53,6 milioni e il comune di San Severo (Fg) con 27,8 milioni, seguita dalla Sicilia con il comune di Ispica (Rg) cui vanno 14,4 milioni, poi ancora la Puglia con Cerignola (Fg) con 8,8 milioni, le Marche con Recanati (Mc) con 7,9 milioni.

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