Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce” (Giulia Maria Crespi, cofondatrice del FAI) Sabato 26 e domenica 27 marzo anche a Ma
Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”
(Giulia Maria Crespi, cofondatrice del FAI)
Sabato 26 e domenica 27 marzo anche a Manfredonia tornano le Giornate Fai di Primavera con l’apertura al pubblico del Museo Diocesano. Ad accompagnare i visitatori ci saranno le studentesse e gli studenti della quarta E del liceo Galilei-Moro di Manfredonia che illustreranno il percorso espositivo del museo. Questi gli orari: sabato dalle 9:30 alle 12:30 e domenica dalle 10:alle 12:00.
Quest’anno le Giornate FAI compiono Trenta Primavere. Una festa, ma non solo: l’occasione per rinsaldare i valori del vivere civile testimoniati dal patrimonio culturale.
Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italia, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.
Le Giornate FAI di primavera sono diventate un evento nazionale di grande attrattiva senza perdere lo spirito originario: quello di accompagnare gli italiani a scoprire o riscoprire la bellezza che li circonda, che spesso passa inosservata o, peggio, viene dimenticata e deturpata.
Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, quello del FAI è un invito a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Quest’anno il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto non solo di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione, ma anche di dare un contributo concreto, impegnandosi sin da oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino, che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Si ringraziano S.E. l’Arcivescovo, p. Franco Moscone, don Ciro Mezzogori, Responsabile dell’Ufficio per i Beni Culturali – Edilizia di culto, ed il Dirigente scolastico del Liceo Galilei-Moro, Leonardo Pietro Aucello, per la collaborazione prestata.
Per maggiori informazioni su Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni, elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione è possibile consultare il sito www.giornatefai.it .
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