IL colon retto favorisce la progressione della malattia ed è associata ad una prognosi più sfavorevole. È il risultato di uno studio recentemente pubb
IL colon retto favorisce la progressione della malattia ed è associata ad una prognosi più sfavorevole. È il risultato di uno studio recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista del gruppo Nature, Cell Death and Differentiation, e condotto dalle Unità di Oncologia biomarkers e cronobiologia dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
I processi cellullari e le funzioni fisiologiche dell’organismo sono caratterizzate da oscillazioni ritmiche che hanno una periodicità di 24 ore. Questa periodicità, definita circadiana, è regolata da un complesso sistema di temporizzazione interno all’organismo e da orologi molecolari all’interno delle singole cellule. L’alterazione di questa ritmicità circadiana, è risaputo, favorisce l’insorgenza di malattie neoplastiche, dismetaboliche, infiammatorie e degenerative.
“La proteina circadiana Timeless oggetto di questo studio – spiega Gianluigi Mazzoccoli, medico internista impegnato da anni nello studio della cronobiologia – è un componente fondamentale dell’orologio biologico conservato nel corso dell’evoluzione nella maggior parte degli esseri viventi. Essa fornisce un ‘ponte molecolare’ tra i sistemi di regolazione della ritmicità circadiana e della proliferazione delle cellule umane. Timeless ha un ruolo cruciale per la replicazione del Dna ed è essenziale per ripararne i danni”.
“Con il nostro studio – ha commentato Fabrizio Bianchi, biologo e responsabile dell’Unità di Oncologia Biomarkers - abbiamo dimostrato che Timeless è molto importante nel mantenere l’identità delle cellule epiteliali nel colon-retto e che la perdita della sua funzione biologica innesca un meccanismo fino ad oggi sconosciuto, che provoca un cambiamento dell’identità di queste cellule che diventano simili alle cellule staminali”.
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