Gli autori dell’ attentato dinamitardo del Gennaio scorso, quando fu fatto esplodere un ordigno davanti al ristorante-friggitoria Poseidon di Foggia,
Gli autori dell’ attentato dinamitardo del Gennaio scorso, quando fu fatto esplodere un ordigno davanti al ristorante-friggitoria Poseidon di Foggia, sono stati incastrati dalle telecamere di videosorveglianza.
Si tratta di un uomo già noto alle forze dell’ordine, sottoposto a fermo emesso dalla Dda di Bari, e del figlio minorenne, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia emessa dal gip del tribunale dei minori.
I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato appartenente alla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Foggia nella serata di ieri.
Sono accusati di detenzione e porto di materiale esplosivo e danneggiamenti. Al padre è contestata anche la tentata estorsione. Per tutte le ipotesi di reato, c’è la contestazione dell’aggravante mafiosa.
«Le numerose ore di filmati acquisiti dagli investigatori, oltre a inquadrare due soggetti travisati nel momento in cui è stato posizionato l’ordigno artigianale, hanno ripreso il tragitto che gli stessi avrebbero percorso, sino al raggiungimento di un luogo nei pressi della loro abitazione», si legge nella nota congiunta della Direzione distrettuale antimafia di Bari e della procura per i minorenni del capoluogo pugliese. «Durante il tragitto, i due si sono liberati di parte degli indumenti», mentre gli altri sono stati trovati nel corso di una perquisizione.
L’uomo sottoposto a fermo è legato da vincoli di parentela con il soggetto ritenuto a capo della cosiddetta batteria foggiana Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese, gruppo di stampo mafioso che prende i nomi delle tre famiglie che ne fanno parte. Il fermato, inoltre, è fratello di un indagato coinvolto nell’operazione di polizia giudiziaria nota come “Decima Azione bis”, eseguita il 17 novembre 2020, e finito in carcere con le accuse di associazione di stampo mafioso ed estorsione.
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