Sfratti, lavoro, bonus: maratona notturna per chiudere la manovra

Un fondo per i piccoli proprietari che hanno subito il blocco degli sfratti per l'emergenza Covid. Ma anche la proroga del bonus per i rubinetti o

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Un fondo per i piccoli proprietari che hanno subito il blocco degli sfratti per l’emergenza Covid.

Ma anche la proroga del bonus per i rubinetti o il rafforzamento di quello per i mobili.

Le novità cominciano ad arrivare alla spicciolata in commissione Bilancio al Senato che ancora, dopo un mese, non ha espresso nemmeno un voto sulla manovra e aspetta la versione definitiva del Superbonus, dopo l’intesa raggiunta con il governo che dovrebbe portare alla cancellazione del tetto Isee per le villette.

Di rinvio in rinvio i senatori si preparano alla maratona notturna e nel frattempo controllano che nel primo gruppo di emendamenti riformulati, quelli cioè su cui ci sono le risorse e l’accordo tra maggioranza e governo, ci siano le richieste di ciascuno. Interventi importanti e attesi, come il pacchetto contro la violenza sulle donne, i fondi per il sostegno psicologico degli studenti provati da due anni di pandemia o l’avvio della riforma dell’apprendistato. Ma anche tante, forse troppe, mini e micromisure da pochi milioni di euro.

I partiti fibrillano: se lo schema per il taglio di Irpef e Irap è blindato, c’è chi teme che non vengano rispettati fino in fondo gli accordi sul Superbonus, dopo aver mal digerito l’arrivo di emendamenti praticamente mai discussi nemmeno nelle riunioni di maggioranza, come la stabilizzazione delle toghe onorarie o la stretta contro le delocalizzazioni. Un intervento, quest’ultimo, che non piace ai sindacati che chiedono sanzioni più severe e la restituzione dei fondi pubblici incassati di chi chiude per spostarsi altrove anche senza avere conti in rosso. Intanto cominciano a delinearsi alcune certezze, come la proroga dell’esenzione dal canone unico per i tavolini all’aperto di bar e ristoranti per altri tre mesi, fino a fine marzo, o la proroga del Superbonus fino al 2025 per gli interventi edilizi nelle aree colpite dal terremoto negli ultimi anni, da L’Aquila al Centro Italia.

Fino al 2023, in tema di bonus, si potrà ancora scontare anche l’acquisto di filtri per razionalizzare l’uso dell’acqua ma anche per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica, mentre raddoppia, ma solo nel 2022, il bonus mobili all’interno delle ristrutturazioni, con la detrazione al 50% che si potrà applicare sugli acquisti fino a 10mila euro. In attesa di una vera e propria riforma arriva anche una spinta all’apprendistato: le Pmi con meno di 9 dipendenti che stipuleranno questi contratti nel 2022 avranno uno sconto del 100% sui contributi

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