Turismo, gli albergatori: “Hotel pieni a metà per Immacolata, brusca frenata per variante omicron e green pass”

Gli operatori turistici, in particolare gli albergatori, hanno riposto aspettative per il Ponte dell'8 dicembre, legato alla festa dell'Immacolata, ma

Barbara Bouchet, Pino Aprile, Eugenio Bennato e Rampini all’anteprima di FestambienteSud
Il malcostume, l’indifferenza e l’indisciplina non vanno in vacanza
Pasqua, lunedì dell’Angelo e 25 aprile: castelli, musei e parchi archeologici aperti al pubblico

Gli operatori turistici, in particolare gli albergatori, hanno riposto aspettative per il Ponte dell’8 dicembre, legato alla festa dell’Immacolata, ma sono state in parte disattese, soprattutto nelle città d’arte. L’occupazione delle camere è arrivata al 50% , in alcuni casi al 60% ma ben al di sotto non solo dei livelli pre covid ma anche rispetto al ponte del 1 novembre. “Nelle città d’arte da Firenze a Roma, da Venezia a Milano, l’occupazione delle camere è tra il 50 e il 60%, davvero un po’ bassa e solo per uno o due giorni, ma a questo si aggiunge un altro fattore grave, che le tariffe delle camere sono molo scese, praticamente si sono dimezzate rispetto a prima”. E’ quanto segnala all’Adnkronos il presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo.

Una situazione analoga viene registrata da Assohotel, l’associazione degli albergatori di Confesercenti. “Abbiamo avuto meno prenotazioni di quelle che ci si aspettava. Siamo al di sotto del 30-40% rispetto al ponte del 1 novembre che è andato molto bene, dove abbiamo avuto quasi il sold out, mentre per questo ponte dell’8 dicembre abbiamo un tasso di occupazione delle camere negli alberghi tra il 50 e il 60%” afferma all’Adnkronos Nicola Scolamacchia, vice presidente vicario di Assohotel.

Sicuramente a determinare una “brusca frenata delle prenotazioni” osservano gli operatori sono stati i nuovi timori sorti per le prime notizie sulla variante omicron del covid che hanno creato “una super ansia” e a pesare anche è anche “l’incertezza per la variazione di norme legate al green pass negli alberghi, visto che non era richiesto fino al 6 dicembre”.

Tuttavia si guarda con un certo ottimismo alle vacanze natalizie. Per il presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi Colaiacovo “in montagna si stanno scaldando i motori dove e si vede una prospettiva interessante per le feste natalizie con molte prenotazioni e richieste che confidiamo rimangano”. Anche Scolamacchia vede rosa per varie destinazioni: “siamo fiduciosi su Natale e Capodanno per molte destinazioni nelle città ma anche al mare che hanno in programma vari ebventi. Può essere una boccata di ossigeno per gli alberghi, certo siamo in apnea ma magari ogni tanto si riesce a tornare a galla e a respirare”.

alternate text

(di Cristina Armeni)

COMMENTI

WORDPRESS: 0